Politica interna
Caso Raggi: due consulenze con la Asl di Civitavecchia, tirate in ballo dal Fatto Quotidiano, rischiano di inguaiare la candidata del M5S a sindaco di Roma. Entrambe le consulenze, una da 8mila euro nel 2012 ed una da 5mila nel 2014, riguardano un recupero crediti nei confronti di un imprenditore della sanità laziale; il problema starebbe nel fatto che la Raggi una volta diventata consigliere comunale, nel 2013, avrebbe “dimenticato” di citare questo incarico nella sua autocertificazione, e la cosa si sarebbe ripetuta anche nel 2014, quando Virginia sbarrò la casella “non ho ricoperto altri incarichi presso enti pubblici”. Il Pd non ha perso tempo per andare all’attacco, Orfini la definisce “bugiarda seriale” mentre Giachetti parla apertamente di “reato” commesso dalla sua avversaria al ballottaggio di domani. Secondo il magistrato Sabella “un avviso di garanzia sarebbe un atto dovuto”; la Raggi reagisce con un’alzata di spalle ed i suoi fanno quadrato parlando di “non caso”.
Ballottaggi: sfida finale per i sindaci soprattutto in cinque città, Roma, Milano, Napoli, Torino e Bologna. Domani dalle 7 alle 23 si torna a votare, nella Capitale la candidata 5stelle parte in vantaggio rispetto a Giachetti, a Torino l’attuale sindaco Fassino era molto avanti dopo la prima tornata sulla candidata grillina Appendino, a Bologna sfida fra il candidato dem Merola e la Borgonzoni sostenuta dalla Lega e da Forza Italia, stesso schema a Milano dove va in scena il bipolarismo classico, Sala centrosinistra e Parisi centrodestra, solo a Napoli il partito democratico resta fuori dal ballottaggio, che sarà fra De Magistris e l’uomo del centrodestra Lettieri.
Politica estera
Putin: il presidente russo, intervistato da un giornalista della Cnn, esprime soddisfazione per le parole del candidato repubblicano alla Casa Bianca Trump, che si è detto pronto a ristabilire piene relazioni tra la Russia e gli Stati Uniti; “mi sembra un uomo in gamba”, ha detto Putin, che si augura che “il prossimo presidente americano sia costruttivo verso di noi” e sottolinea che “il capo del governo Usa si assume enormi responsabilità, perché gli Stati Uniti sono una potenza globale da cui dipendono moltissime cose”. Su Hillary Clinton, con la quale Putin ha trattato in più occasioni quando l’attuale candidata democratica alla Casa Bianca era segretario di Stato, il presidente russo dice di aver visto molte persone “cambiare profondamente dopo essere state nominate a qualche incarico, perché quando si hanno nuove responsabilità si comincia a pensare in modo diverso, a parlare diversamente”. Infine Putin, sollecitato sul tema dell’uso del doping su scala massiccia da parte degli atleti del suo Paese, solleva l’amministrazione russa da ogni responsabilità per eventuali violazioni o irregolarità nelle attività sportive.
Omicidio Cox: il segretario laburista Jeremy Corbin definisce l’assassinio della deputata del suo partito “un attacco alla democrazia”, ed aggiunge “l’ha uccisa una fonte di odio”. Sta assumendo un’identità precisa la figura di Tommy Mair, l’inglese 52enne che ha sparato a Jo Cox; nella sua casa la polizia ha trovato insegne, stemmi e letteratura nazista, materiale che conduce ai rapporti avuti dall’uomo con National Alliance, gruppo suprematista ed antisemita americano. Emerge anche un suo legame con Springbook Club, associazione britannica di estrema destra, mentre Britain First, la sigla xenofoba invocata da Mair durante il suo assalto omicida, ha preso le distanze dall’autore dell’omicidio. Alla cerimonia per la commemorazione della giovane deputata labour Corbyn ha per la prima volta accettato di apparire insieme al premier Cameron, un segno di unità nel dolore, forse l’inizio di un cambiamento.
Economia e Finanza
Banche e bond: niente di fatto dell’Ecofin sul nuovo sistema di garanzia europea dei depositi bancari. Sul trattamento delle esposizioni delle banche al debito sovrano si aspetteranno i risultati del Comitato di Basilea, senza indicare una data di verifica da parte europea; non c’è però l’impegno a chiudere il negoziato entro un certo periodo, come avrebbero voluto i Paesi che difendono l’idea di un accordo rapido sul sistema europeo di garanzia, come l’Italia. Secondo il ministro Padoan si tratta comunque di un buon compromesso.
Mercati: dopo una settimana caratterizzata da una fortissima avversione al rischio, dettata principalmente dall’incertezza per i risultati del referendum sulla permanenza del Regno Unito nell’Unione europea, i mercati hanno chiaramente invertito la tendenza nell’ultima seduta della settimana. Il cambio di passo si è notato su tutte le classi di investimento, dall’obbligazionario, dove si sono viste forti vendite sui titoli governativi rifugio ed il Bund decennale è tornato in territorio positivo a 0,03%, al mercato azionario dove il rimbalzo si è notato soprattutto sui listini più penalizzati dalle vendite degli scorsi giorni. Così Milano è stata fra le migliori piazze europee con un recupero del 3,49%, anche se il recupero più ampio lo si è visto ad Atene con un +5,4%. Gli investitori sono tornati a comprare in particolare titoli bancari.
Visco: intervista al governatore di Bankitalia che, pur dicendosi preoccupato per il rischio di un’uscita della Gran Bretagna dalla Ue, non vede però rischi specifici per l’Italia. Nonostante il crollo delle azioni delle banche di questi mesi Visco non ritiene sia una “buona lettura” pensare che il nostro sistema finanziario sia più esposto a shock esterni. Le banche centrali sono comunque pronte ad intervenire in caso di Brexit.