Politica Interna
Discorso di fine anno del Capo dello Stato. Sergio Mattarella parla per 10 minuti, la sera di San Silvestro, lo seguono quasi 10 milioni di italiani, con uno share del 55%. Nella notte avrà un lutto, verrà a mancare la nipote Lea Mattarella, 54 anni, storica dell’arte. Ricorda la stagione elettorale: «La sovranità popolare è il vertice della nostra vita democratica». Nel discorso c’è l’auspicio che con il voto vi sia «un’ampia partecipazione». La Costituzione come faro di riferimento. Il lavoro, che «deve esserci in ogni famiglia», come urgenza sociale girata ai partiti. Questi ultimi, che hanno «il dovere di programmi concreti e realistici». II tutto in un cornice di ottimismo: «pace, diritti, democrazia, libertà», conquiste che «corriamo il rischio di dimenticare». La campagna elettorale in vista delle elezioni politiche del 4 marzo sia fatta di proposte adeguate, realistiche e concrete «come richiesto fortemente dalla dimensione dei problemi del nostro Paese»: è uno dei passaggi chiave del discorso.
Rottura Pd-Bonino; Grillo stacca il suo blog dal M5S. Prima polemica elettorale in vista del voto del 4 marzo. E’ quella sollevata dalla lista Europa, guidata da Emma Bonino, che assieme agli altri promotori (Magi e Della Vedova) denuncia che a causa della «interpretazione richiesta a gran voce dalle opposizioni del centrodestra e “ufficializzata” dal Viminale», la stessa lista sarà costretta a presentarsi alle elezioni autonomamente e non in collegamento con altri partiti: il casus belli è quello della raccolta di firme necessarie per presentare la lista. Intanto arriva una nuova svolta dopo la rivoluzione degli ultimi giorni per il M5S: Beppe Grillo e la Casaleggio Associati si separano (per quello che riguarda la gestione del blog del garante). Un passo formale che arriva dopo il varo delle nuove norme (regole e struttura dei Cinque Stelle) e dopo il discorso di fine anno in cui lo showman ha spiegato che si avvia a creare un blog indipendente dal Movimento.
Politica Estera
Proteste in Iran. Le manifestazioni antigovernative in Iran stanno assumendo una pericolosa deriva. Sono almeno 12, di cui 10 solo ieri, i manifestanti uccisi nel corso delle proteste contro il regime, in cui ieri sarebbe stato ucciso con un fucile anche un poliziotto, e tre feriti. Scoppiate giovedì scorso nella città di Mashhad come proteste contro il carovita e la corruzione, le manifestazioni, le più accese dal 2009, si sono diffuse a macchia d’olio in decine di città assumendo una connotazione politica contro il Governo e il presidente Hassan Rouhani, ma anche contro la potente guida spirituale della Repubblica islamica l’ayatollah ultra-conservatore Ali Khamenei. Una delle ragioni che hanno spinto migliaia di persone nelle piazze in tutto l’Iran sono gli ingenti investimenti nelle guerre per procura in Medio Oriente. Soldi che, secondo l’opposizione, avrebbero potuto migliorare, e di molto, le condizioni di vita degli iraniani.
Corea del Nord minaccia Occidente. Nuove minacce al mondo di scatenare una guerra nucleare. Ma anche, come ha fatto già altre volte, l’offerta di migliorare i rapporti con Seul, questa volta grazie alle prossime Olimpiadi invernali di PyeongChang, che si svolgeranno dal 9 al 25 febbraio proprio in Corea del Sud. Nel discorso di fine anno, il dittatore della Corea del Nord Kim Jong-un lancia un avvertimento ai “nemici” occidentali, dice di avere sulla sua scrivania «il pulsante nucleare», e alza ancora una volta la tensione, specie nei confronti degli Stati Uniti, «sotto il raggio di azione dei missili di Pyongyang». Mancano reazioni ufficiali alle minacce di Kim. Gli Usa sono vicini a una guerra come mai», dice Mike Mullen, ex capo di Stato maggiore Usa. Ma, forse, dietro l’apertura di Kim, c’è una reale volontà di trattare.
Economia e Finanza
Debito pubblico. Il 2018 sarà un’annata più “leggera” rispetto al 2017, per la gestione del debito pubblico italiano, sotto diversi punti di vista: meno aste, meno titoli a medio lungo termine in scadenza ma anche meno acquisti dal QE, nonostante l’impennata del reinvestimento dei titoli in scadenza nel bilancio della Bce. Quest’anno però sarà per contro più pesante, rispetto all’anno passato, in termini di aumento del rischio politico strettamente italiano, a causa delle elezioni: i mercati non dimenticheranno che lo spread BTp/Bund si è allargato, superando la soglia dei 200 punti a inizio 2017 per la turbolenza generata dall’incertezza dell’esito elettorale in Francia, poi rientrata con la vittoria di Emmanuel Macron.
Esame Srep per le banche italiane. Le banche italiane superano gli esami Srep della Vigilanza Bce. Con i dati comunicati negli ultimi giorni del 2017, praticamente tutti gli istituti di medie e grandi dimensioni italiani (si veda la tabella in pagina) hanno certificato che il capital requirement richiesto dalla Bce per il 2018 è ampiamente inferiore ai livelli di capitale primario (Ceti) reso noto dalle banche italiane a fine settembre 2017 con la terza trimestrale. Si vedrà a inizio febbraio, quando saranno approvati i dati di consuntivo, se vi saranno scostamenti rispetto ai buffer di capitale in eccesso finora resi noti al mercato.
Prossime strategie dei colossi. Dalle banche ai servizi, passando per l’industria, il 2018 si apre all’insegna delle nuove strategie. Con tre big del calibro di Intesa Sanpaolo, Leonardo e Poste Italiane, che, da qui ai prossimi mesi, illustreranno la loro ricetta. L’attesa del mercato è alta e si guarda con particolare attenzione alle prossime mosse di Alessandro Profumo e Matteo Del Fante, nominati nei mesi scorsi ai vertici, rispettivamente, del gruppo aerospaziale e della società dei recapiti.