Politica interna
Il centrodestra – Forza Italia si spacca anche in Puglia: da ieri mattina Francesco Schittulli, reo di essersi avvicinato a Raffaele Fitto, non è più il candidato del partito di Silvio Berlusconi. Che, a questo punto, ne cerca uno: in corsa ci sono sempre Luigi Vitali, Francesco Paolo Sisto e Adriana Poli Bortone. E per dare man forte agli azzurri, al Sud sbarca anche la Lega: Matteo Salvini sta preparando la sua lista per la Puglia, in attesa di quello che deciderà di fare Fratelli d’Italia. Intanto, in Campania l’ex Cavaliere trova l’intesa con il Ncd di Alfano: entrambi sosterranno Stefano Caldoro. All’interno però la frattura forzista è ormai così profonda che il provvedimento di espulsione per Fitto sarebbe già pronto: oggi l’ex governatore pugliese potrebbe dare l’addio a FI, mentre sia lui sia i suoi si preparano a dare battaglia contro eventuali epurazioni.
Italicum – Sulla nuova legge elettorale arriva il no anche di Pierluigi Bersani. L’ex segretario Pd chiederà di essere sostituito in commissione Affari costituzionali quando verrà discusso l’Italicum. Mercoledì prossimo, durante la riunione del gruppo dei democratici, ci sarà la resa dei conti definitiva. Renzi porterà avanti la sua linea (nessun cambiamento al testo), ma la minoranza si prepara a chiedere al premier un impegno preciso: escludere la fiducia sulla legge. Intanto, anche Forza Italia esprime perplessità sull’Italicum e, in sostanza, chiede le stesse modifiche della minoranza dem: rivedere i capitoli capilista, preferenze e premio di maggioranza.
Politica estera
Usa – Le relazioni tra Stati Uniti e Cuba sono a una nuova svolta storica: questa mattina Barack Obama e Raúl Castro si incontreranno al vertice di Panama. Mercoledì sera si erano sentiti al telefono per definire i dettagli e oggi, dopo oltre cinquant’anni di ostilità e accuse reciproche, si vedranno per un primo faccia a faccia. E per tornare a una graduale normalizzazione dei rapporti tra i due Paesi, Washington si è detta pronta a cancellare il regime dalla lista nera dei terroristi e ad accelerare la fine dell’embargo.
Francia – Non bastavano le beghe familiari, che Oltralpe hanno assunto le dimensioni di un dramma nazionale. Marine Le Pen si trova ad affrontare anche altri guai, questa volta di tipo giudiziario: la leader del Front National è sotto inchiesta (ma non ancora incriminata) per finanziamenti illeciti al suo partito. Secondo i giudici, per pagare la campagna elettorale del 2012, l’agenzia di comunicazione che si occupava della propaganda del FN gonfiò le spese per incrementare i rimborsi da parte dello Stato.
Economia e Finanza
Il Def – Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri il Documento di economia e finanza. Il premier Renzi ha annunciato che ci sarà a disposizione un “tesoretto” da 1,6 miliardi, spuntato dalla riprogrammazione del deficit, che ancora non si è deciso come andrà speso. Il presidente del Consiglio ha inoltre smentito l’arrivo di nuove tasse e chiesto più trasparenza sul flusso di soldi che finisce nelle casse dei partiti. Renzi ha parlato anche di lavori in corso con le Regioni per ridurre le poltrone dei manager delle Asl e applicare i costi standard.
Jobs act – Nel decreto legislativo sui contratti spunta una clausola di salvaguardia, una rete di sicurezza per garantire in ogni caso l’equilibrio dei conti pubblici. Si tratta di un contributo per le gestioni previdenziali, a carico di datori di lavoro e autonomi, per le stabilizzazioni dei co.co.co., se i fondi dovessero risultare insufficienti. La clausola scatta solo in caso di emergenza e può essere disinnescata cammin facendo. Ma se, per qualche ragione, dovesse scattare, ci si troverebbe di fronte a un aumento di contributi che finanzia un taglio di contributi.
Fmi – In un’intervista realizzata dalla Lena e pubblicata per l’Italia su Repubblica, la direttrice del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, analizza le emergenze globali, dalla crisi alle riforme. «Abbiamo cambiato il sistema, i contribuenti non dovranno più pagare gli errori della finanza», ha detto l’ex ministro dell’Economia francese, «e adesso i governi hanno gli strumenti per creare uno sviluppo solido».