Riforme – Dopo il primo sì alla Camera, mercoledì 1° aprile verrà messo in votazione al Senato il ddl anticorruzione che porta con sé l’inasprimento dei tempi di prescrizione e il ripristino del falso in bilancio come reato di pericolo anche per le società non quotate in Borsa. Dopo le polemiche scatenate da Ncd, il Guardasigilli Orlando garantisce che non ci saranno intoppi mentre Alfano frena la fronda e chiarisce che il partito resterà nel governo. Intanto, l’esecutivo riapre il dossier intercettazioni e punta a impedire che le conversazioni penalmente non rilevanti finiscano dai provvedimenti dei giudici ai giornali. Nessuna stretta sui magistrati, ma regole rigide per utilizzare le sbobinature nelle ordinanze di arresto. Il governo potrebbe anche prevedere multe per i funzionari e i giornalisti che diffondono le intercettazioni di chi non è indagato. In tema di legge elettorale, nuova accelerazione di Matteo Renzi: il premier sfida la minoranza Pd, dice no a modifiche al testo finora approvato e convoca la direzione del partito per lunedì prossimo. Si discuterà di Italicum e riforme, per una sorta di verifica e di resa dei conti.
Decreto antiterrorismo – Intercettazioni preventive delle comunicazioni via web, con programmi per acquisire da remoto le conversazioni sui social, e carcere da 5 a 8 anni per i foreign fighters. Sono alcune delle misure del provvedimento che oggi dovrebbe ottenere l’ok della Camera e su cui il governo sta valutando la fiducia. Ma sulle regole relative al proselitismo online, il decreto rischia di impantanarsi in nome della privacy. Intanto, nell’ambito di un’indagine della procura di Brescia, le forze dell’ordine hanno smantellato una cellula jihadista che operava tra Piemonte e Albania.
Politica estera
Francia – La scatola nera dell’Airbus 320 di Germanwings precipitato ieri sui monti della Provenza è all’esame degli inquirenti che non escludono alcuna ipotesi. Dai primi dati, risulterebbe che il velivolo è caduto senza tentare di risalire e che, prima dell’impatto, i piloti non hanno risposto a tre chiamate dei controllori di volo. Secondo Lufthansa ciò che è accaduto è «inspiegabile». Ieri il presidente Hollande ha accolto la cancelliera tedesca Merkel e il premier spagnolo Rajoy al campo base di Seyne-Les-Alpes: i tre leader hanno reso un commosso omaggio alle 150 vittime del disastro.
Yemen – Continua l’escalation militare che sta portando a un cambio di potere nel Paese: mistero sulla sorte del presidente in carica Abdel Rabbo Mansour Hadi che, assediato dai ribelli sciiti Houthi e dalle milizie dell’ex leader Saleh ha lasciato la sua residenza. Fonti locali parlano di una rocambolesca fuga in battello, con probabile destinazione Gibuti. Hadi ha lanciato un appello all’Onu e alla Lega araba per sollecitare un intervento militare che riporti l’ordine nel Paese. Gli Stati Uniti, ma non sono i soli, temono che, approfittando del caos, si consolidi la presenza in Yemen dell’Isis, dove al Qaeda c’è da sempre, e che il Paese si trasformi definitivamente in una nuova Siria.
Economia e Finanza
Grecia – I tecnici dei ministeri del Tesoro di Eurolandia hanno deciso che Atene, per ora, non è legalmente autorizzata a ottenere la restituzione degli 1,2 miliardi di fondi non utilizzati per la ricapitalizzazione delle banche elleniche. Un portavoce del Fondo salva-stati ha assicurato che la questione verrà ripresa in futuro: tutti attendono il famoso piano di riforme promesso dal governo Tsipras. Mentre si lotta contro il tempo per evitare la bancarotta, ieri il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, dopo un colloquio con il premier greco, ha annunciato all’Europarlamento che Tsipras intende inviare la lista al massimo «all’inizio della prossima settimana».
Stime CsC – Gli effetti di un euro più debole, di tassi di interesse ridotti e del prezzo del petrolio dimezzato iniziano a emergere negli indicatori economici e a consolidare i segnali di ripresa. È la diagnosi che arriva dal Centro Studi di Confindustria, secondo le cui stime il Pil italiano crescerà dello 0,2% nel primo trimestre. Come di consueto, condizione indispensabile per aiutare la crescita è l’attuazione di riforme. Intanto, il governo ha annunciato che il 3 aprile varerà il Documento di economia e finanza per il prossimo triennio, in anticipo sulla scadenza del 20.