Politica interna
Roma – Alta tensione tra il sindaco di Roma Ignazio Marino e il presidente del Consiglio Matteo Renzi sul decreto salva Roma. Infatti Marino, preoccupato per il buco di oltre 800 milioni di euro delle casse della Capitale e per la scelta dell’esecutivo di ritirare il provvedimento, ha minacciato di bloccare la città. Renzi ha replicato: “Il Consiglio dei ministri varerà il decreto sugli enti locali per affrontare i problemi di Roma. Le preoccupazioni di Marino sono comprensibili, il tono che ha usato assolutamente no”.
M5S – All’interno del Movimento 5 Stelle è stata un’altra giornata di forti tensioni. Infatti, tra pesanti scambi di accuse, anche i deputati Alessio Tacconi e Ivan Catalano hanno lasciato il Movimento, aggiungendosi ai quattro parlamentari espulsi e ai cinque senatori dimissionari dopo la scelta di espellere i dissidenti. L’attenzione ora si sposta sui possibili nuovi equilibri parlamentari.
Politica estera
Ucraina – Tra Kiev e Mosca è alta tensione dopo che in Crimea dei dimostranti filo russi hanno occupato il Parlamento locale. Il neopremier di Kiev Arsenij Yatseniuk ha risposto: “Non accetteremo una secessione: la Crimea è stata e sarà sempre parte dell’Ucraina”, mentre il neopresidente Oleksandr Turcynov ha dichiarato: “Ogni movimento delle truppe russe sarà considerato un’aggressione militare”. Intanto il presidente deposto Viktor Yanukovich ha sostenuto di essere ancora il legittimo presidente e ha invitato le forze armate a non prendere ordini dal governo provvisorio.
Economia e Finanza
Fisco – La Camera ha approvato in via definitiva la delega fiscale, che permetterà al governo di riformare il Fisco entro un anno con i decreti attuativi. Tra le novità previste dalla riforma spiccano la revisione del catasto, in base alla quale il valore e la categoria dell’immobile non si baseranno più sui vani ma sui metri quadrati, la dichiarazione dei redditi precompilata, il riordino degli sconti e degli incentivi e la facoltà per i Comuni di aumentare l’aliquota della Tasi.
Fmi – Il Fondo monetario internazionale ha promosso il programma economico proposto dal presidente del Consiglio Matteo Renzi. Adesso il Fondo “aspetta la sua piena attuazione nelle settimane a venire” e ritiene “cruciale intervenire sul fronte della disoccupazione, giunta a livelli preoccupanti”. Intanto il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi ha detto: “Siamo pienamente impegnati verso il nostro lavoro, ma non vi aspettate che facciamo quello degli altri. È più importante che mai che i governi continuino a seguire le loro agende di riforme strutturali”.