L’apertura è dedicata a un’altra giornata nera delle borse europee, provocata dal calo del prezzo del petrolio e, soprattutto in Italia, dal crollo dei titoli bancari. Fanno scelte diverse il Manifesto, che titola sulla legge sulle unioni civili e sul family day, Avvenire e l’Osservatore Romano, che aprono con il messaggio del Papa al vertice dell’economia di Davos, e il Tempo, che si occupa della lite fra gli allenatori del Napoli e dell’Inter Sarri e Mancini per gli insulti omofobi del primo durante la partita di martedì sera. I quotidiani sportivi aprono su questa vicenda ma soprattutto sulla vittoria della Juventus, che si qualifica alle semifinali di Coppa Italia battendo la Lazio.
Politica interna
 
Riforme: la riforma costituzionale del bicameralismo supera con slancio l’ostacolo più duro, quello dei 161 voti di maggioranza assoluta al Senato, ed ottiene 180 voti a favore; 122 i contrari. Prima della votazione intervento a sorpresa del presidente del Consiglio, che ha parlato di “giornata storica” e confermato che ora la parola passerà al popolo, che attraverso il referendum dovrà approvare o respingere la riforma; in caso di sconfitta Renzi ha ribadito che sarà pronto a “mettersi da parte”. Il voto ha riacceso la polemica all’interno del Pd, i bersaniani pongono come condizione per l’appoggio al “sì” nel referendum una legge elettorale par il Senato che tenga conto della minoranza al momento delle scelte per i collegi uninominali.
 
Ue: dopo settimane di tempesta arriva il giorno della distensione fra Roma e Bruxelles. Sul versante europeo i protagonisti delle polemiche innescate dagli attacchi di Renzi smorzano i toni, mentre sottotraccia procedono i negoziati tecnici, favoriti dal clima più sereno, sui diversi dossier chiave per l’Italia. E’ stato lo stesso presidente Juncker a dettare la linea parlando di “buone relazioni tra la Commissione e il governo italiano”; nessun problema dunque, nonostante ci sia stato un dibattito acceso che ha portato a dichiarazioni un po’ “scioviniste”. Con un tocco ironico il presidente ha chiuso la vicenda parlando di “scambio di parole virile che non avrà alcuna conseguenza”. Improntate alla serenità anche le dichiarazioni del commissario alle questioni economiche Moscovici e del presidente dell’Europarlamento Schultz. A Roma il sottosegretario agli affari Ue Gozi accetta per conto del governo il ramoscello d’ulivo, Palazzo Chigi interpreta la retromarcia europea come una vittoria di Renzi.      
 
 
Politica estera
 
Primarie Usa: Sarah Palin ricompare sulla scena politica nazionale al fianco di Donald Trump. E’ lei, la candidata alla vicepresidenza nel 2008 insieme a John McCain, la “grande sorpresa” annunciata per tutta la giornata di lunedì dal candidato leader dei repubblicani. Gli appuntamenti elettorali di Trump hanno di solito poco a che vedere con i tradizionali comizi, ma l’altra sera, con Sarah Palin al microfono, i simpatizzanti presenti ad Ames, nell’Iowa, sono stati coinvolti in una vera e propria performance da predicatrice televisiva, con una serie di domande retoriche alle quali rispondere in coro. Ma i veri punti interrogativi non sembrano essere previsti nella visione della Palin, uno dei personaggi più controversi nelle cronache degli ultimi anni. Trump scruta con attenzione i sondaggi, che per ora lo vedono ancora in testa a livello nazionale, ma la corsa delle primarie inizia il primo febbraio proprio in Iowa, dove il businessman sarebbe sopravanzato da Ted Cruz.    
 
Pakistan: continua la strategia prevalente fra le organizzazioni jihadiste nell’universo islamico, quella di colpire la società civile nelle istituzioni laiche, spaventando chi resiste, piegando i bastioni della cultura democratica ed installando un clima di insicurezza generalizzata. Lo riprova l’attacco di ieri contro il campus di una cittadina ad una trentina di chilometri da Peshawar, nel cuore del Pakistan pashtun, roccaforte di gruppi filo-talebani strettamente connessi con la guerriglia in Afghanistan. Almeno quattro terroristi ben armati hanno fatto irruzione nell’università con i mitra spianati, iniziando a sparare all’impazzata contro chiunque; le guardie di sicurezza sono intervenute rapidamente ingaggiando una battaglia durata quasi tre ore, al termine della quale il bilancio di vittime è stato pesante, tra i 20 ed i 25 morti, quasi tutti giovani studenti, oltre agli attentatori.       
 
 
Economia e Finanza
 
Mercati: ancora una seduta in calo per tutte le principali borse mondiali, Milano, fra le peggiori, ha perso il 4,83%. Principali indiziati della tempesta che sta agitando le piazze di tutto il mondo sono ancora il prezzo del petrolio, ieri in ulteriore discesa sotto i 26,55 dollari al barile a New York, ed il rallentamento dell’economia cinese. Dal World Economic Forum di Davos Christine Lagarde, direttore generale del Fondo monetario internazionale, ipotizza “rischi maggiori del previsto per l’economia mondiale”; vertice d’urgenza ieri mattina a Palazzo Chigi, dove Renzi, Padoan e Visco si sono incontrati per mettere a punto una risposta all’ondata speculativa in atto specialmente sui titoli bancari; il ministro dell’Economia ha rassicurato sulla solidità di fondo del sistema italiano e anche il presidente del Consiglio, intervistato dal direttore del Sole 24 ore, ha escluso che quello in atto sia un vero e proprio attacco all’Italia e ha rassicurato i risparmiatori.  
 
Riforma P.A.: il primo pacchetto attuativo ha iniziato ieri il suo percorso, al termine di una riunione in notturna dei ministri a Palazzo Chigi. Undici i provvedimenti arrivati al primo esame, che ora si avviano alle commissioni parlamentari competenti. Tra i testi non manca la novità dell’ultima ora, quella dei licenziamenti veloci dei dipendenti pubblici che timbrano falsi ingressi; esce invece il riordino delle Camere di commercio, rinviato a causa dell’istruttoria ancora in corso sugli esuberi che il taglio di questi enti lascerà sul campo. Via libera alla Conferenza dei servizi digitali, al riordino delle società partecipate, con la scelta di porre al ministero dell’Economia l’unità di controllo sull’attuazione, confermato l’addio alla Forestale, che verrà assorbita dall’Arma dei Carabinieri. C’è poi il capitolo digitale, che vede tra i punti salienti il rafforzamento del ricorso ai pagamenti elettronici ed il lancio del Pin unico, ovvero dell’identità digitale.