In primo piano i nuovi sviluppi del caso della morte di Giulio Regeni, il ricercatore italiano trovato morto in Egitto. Si parla ancora della scarsa crescita del PIL italiano rispetto alle attese, notizia arrivata ieri. Quasi tutti i principali giornali hanno un boxino sugli Stadio, che ieri hanno vinto il Festival di Sanremo, e su Juventus-Napoli, che ieri è finita 1-0 per la Juventus grazie a un gol di Simone Zaza.

Politica interna

 Unioni civili – Al Senato il voto inizia martedì prossimo. Mentre al Quirinale i consiglieri di Mattarella stanno limando il testo della legge, modificando tutte quelle parti che rimandano alle nozze e al diritto matrimoniale e che quindi presterebbero il fianco a contestazioni di legittimità costituzionale, all’interno del Pd si cerca di mediare tra la linea del partito favorevole alle adozioni del figlio del partner e la componente cattolica del partito che sul tema avanza molte riserve. Tanto che si potrebbe arrivare ad uno stralcio della materia per consentire al testo di legge, limitato alle unioni civili, una marcia più spedita in Parlamento sorretto da una maggioranza più ampia.

 Amministrative – A Roma la candidatura di Bertolaso fallisce nel tentativo di ricompattare tutto il centrodestra: si smarcano infatti sia Marchini che Storace che faranno corsa a sé alle comunali della capitale.

Politica estera

Siria – Alla Conferenza sulla Sicurezza in corso a Monaco il tema centrale è la situazione in Siria. Il segretario di Stato Usa John Kerry ha avvertito Russia e Iran, alleati di Assad, che un intervento di terra diventerà inevitabile nel caso Damasco non rispetterà gli impegni presi. Il premier russo Medvedev lamenta un ritorno al clima da “guerra fredda” e intanto Sauditi e Turchia sono pronti a un’incursione di terra in Siria. Ampia risonanza all’intervento del premier francese Valls che ha messo in guardia l’Europa: i servizi francesi sono sicuri che l’Isis tornerà a colpire con altri attentati e di grande violenza, il cosiddetto “big one”, un super-attacco. Sulla crisi in Medio Oriente interviene oggi la Mogherini che si dice fiduciosa sulla possibilità di far giungere gli aiuti umanitari alla Siria evitando per il momento qualunque soluzione militare.

 

Caso Regeni – L’atteggiamento poco collaborativo delle autorità del Cairo, che rifiutano di consegnare documenti alla nostra polizia, rende ancora più difficile far luce sulle ultime ore di vita del ricercatore italiano. Ma ieri la rivelazione del New York Times ha creato ulteriore tensione a quella già esistente tra Italia ed Egitto: secondo il quotidiano americano, che cita fonti vicine all’intelligence egiziana, Regeni, scambiato per una spia, sarebbe stato portato via da agenti in borghese.

Economia e Finanza

Crescita – Il dato sulla crescita inferiore alle attese, diffuso dall’Istat l’altro ieri, è stato una doccia fredda e dai corridoi del Tesoro filtra un pizzico di preoccupazione tanto che diventa credibile la possibilità di una manovra “light” sui conti pubblici da 2-4 miliardi per bilanciare lo scostamento rispetto alle previsioni formulate nel Def. Cosa che invece Renzi continua a escludere con forza, convinto che, se la crescita stenta, non si aumentano le tasse e non si apprestano misure restrittive ma bisogna invece puntare a spingere consumi e investimenti.

Decreto banche – Il governo difende la bontà della riforma delle Bcc anche se i giornali ieri davano conto delle divisioni all’interno dell’esecutivo e oggi riportano lo scontento di Azzi, presidente di Federcasse, il quale ieri ha sollevato critiche verso una riforma che, secondo lui, crea disparità di trattamento tra le banche  e presenta profili di incostituzionalità. Secondo le cronache i due esponenti del governo più vicini al mondo della cooperazione, Maurizio Martina e Giuliano Poletti, hanno passato il sabato al telefono ad ascoltare gli sfoghi dei dirigenti del movimento coop lombardo ed emiliano in pressing sui due ministri. Ora è una corsa contro il tempo per modificare il testo prima della pubblicazione domani in Gazzetta Ufficiale.