In primo piano la morte di Giulio Regeni, il 28enne italiano trovato morto al Cairo – dove si trovava per ragioni di ricerca accademica – con segni di tortura e violenza sul corpo. Ieri Il Manifesto ha dato la notizia che Giulio Regeni aveva scritto dall’Egitto alcuni articoli per il giornale e questo ha molto rafforzato i timori che sia stato ucciso dalla polizia egiziana. Oggi Il Manifesto ha in prima pagina un articolo di Giulio Regeni, l’ultimo scritto prima della sua scomparsa il 25 gennaio e che il giornale non aveva ancora pubblicato.
Politica interna
Unioni civili – Quaranta senatori dell’opposizione, capitanati dai senatori di Idea-Pi, vogliono ricorrere alla Corte costituzionale per “conflitto d’attribuzione”, perché il ddl Cirinnà non è stato discusso in Commissione. Una mossa da “azzeccagarbugli”, dichiara il presidente Grasso. Secondo i ricorrenti l’iter del ddl ha violato l’articolo 72 della Costituzione, per il quale ogni disegno di legge deve essere esaminato prima in Commissione e poi in Aula. Il comunicato di Idea-Pi sottolinea che “la decisione dei capigruppo è stata assunta fuori da ogni fattispecie, in violazione perfino del recente precedente in materia di riforma costituzionale”. Il tutto mentre nel Pd si cerca una mediazione per far passare qualche emendamento che consenta di ottenere i voti dei democratici cattolici senza perdere quelli del M5s. In questo clima incerto la discussione generale sul testo riprenderà martedì alle 12, mentre per le votazioni si dovrà aspettare mercoledì.
Milano – Stefano Parisi potrebbe essere il candidato del centrodestra alla carica di sindaco di Milano. Nel suo curriculum c’è la guida di dipartimenti ministeriali importanti, di Confindustria e di Fastweb. Il nome di Parisi è l’unico che può mettere d’accordo tutte le anime del centrodestra. L’entusiasmo è generale: per Giovanni Toti di Forza Italia “Parisi non va bene. Va benissimo”, mentre per Mariastella Gelmini “ha la managerialità, le competenze e la capacità per amministrare bene”. Parisi ha convinto anche Salvini: “A Milano mi piacerebbe vederlo correre”. Le uniche cautele arrivano da FdI: “Parisi ha un ottimo curriculum. L’unico problema è che dovrebbe scontare un piccolo deficit di notorietà”, chiosa Ignazio La Russa.
Politica estera
Siria – Il fronte caldo siriano sta creando non pochi problemi diplomatici. Sale la tensione tra Russia e Turchia: Mosca accusa l’esercito turco di “preparare un’incursione in Siria”, e il governo di Ankara a sua volta chiede a Obama più durezza contro le azioni militari russe in Siria, che stanno rinforzando il regime di Assad. Intanto sugli Stati Uniti cresce la pressione per un intervento militare in Libia, l’altro fronte dove si rafforza l’Is. Domani arriveranno a Washington il presidente Mattarella e il ministro degli Esteri Gentiloni: Libia e Siria saranno nell’agenda dei colloqui di lunedì con Obama. A Londra la crisi della Siria è al centro della conferenza internazionale sui profughi, dove l’Onu ha promesso aiuti economici per 10 miliardi.
Egitto – La decisione presa ieri dal premier Matteo Renzi di chiedere pubblicamente l’immediata consegna del corpo di Giulio Regeni, il ricercatore universitario italiano ucciso al Cairo in circostanze misteriose, fa capire la diffidenza nei confronti degli inquirenti egiziani. Questa mattina arriverà al Cairo un team investigativo composto da carabinieri del Ros e poliziotti dello Sco. L’obiettivo degli investigatori italiani è scoprire perché il ragazzo sia stato sottoposto a un pestaggio brutale, nonché accertare cosa sia accaduto il giorno della scomparsa (25 gennaio) e sapere quando è stato davvero ritrovato il corpo, tenendo conto che fino a due sere fa l’Egitto ha negato qualsiasi tipo di collaborazione al nostro Paese.
Economia e finanza
Padoan – I conti pubblici dell’Italia sono sotto controllo, e il governo non è intenzionato a modificare la politica economica e di bilancio, che resta orientata alla crescita e alla riduzione del debito. Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha dichiarato: “Le previsioni Ue restano non lontane da quelle del governo di settembre, quando lo scenario era più favorevole”, sottolineando piuttosto il fatto che la Commissione Ue ritiene possibile l’inversione di tendenza del debito pubblico, che nel 2016 scenderà in rapporto al Pil “per la prima volta dopo otto anni di incrementi”. Padoan conferma inoltre la volontà di superare le clausole di salvaguardia: “Nel 2017 l’intenzione del governo rimane quella di sostituire l’aumento di Iva e accise con misure di risparmio”.
Europa – Ieri la Commissione europea ha pubblicato le sue previsioni economiche d’inverno. Secondo Bruxelles l’economia europea continuerà anche quest’anno a crescere a un ritmo moderato, la disoccupazione diminuirà e i conti pubblici miglioreranno, sia pure di poco. A sostenere la crescita sono soprattutto i consumi interni, stimolati dal basso prezzo del petrolio, dalla politica espansiva della Bce e da un euro relativamente debole. Ma crescono anche i fattori di rischio quali un ulteriore rallentamento dell’economia dei Paesi emergenti, un inasprimento della politica monetaria americana, l’instabilità politica intorno ai nostri confini, la crisi migratoria e gli intralci alla libera circolazione in caso di prolungata sospensione di Schengen. In questo quadro il presidente della Bce Mario Draghi ha lanciato l’allarme riguardante la convergenza di fattori esterni che ostacolano una normale ripresa dell’inflazione. Draghi ha lasciato trasparire la possibilità di un ulteriore rafforzamento delle misure per stimolare l’aumento dei prezzi verso livelli fisiologici.