Politica interna

Caso Macerata – Dopo il raid xenofobo a Macerata, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella invita a tenere vivo il senso della comunità. “L’Italia ha bisogno di sentirsi comunità di vita in cui tutti siamo legati da sorte comune, in cui si vive insieme agli altri, senza diffidenza”. Perché se manca la comunità “l’egoismo porta inevitabilmente alla diffidenza, all’ostilità, all’intolleranza e qualche volta alla violenza”. Anche il presidente della Cei, Gualtiero Bassetti, ricorda che “bisogna dire no alla xenofobia, al rancore sociale e agli imprenditori della paura: dobbiamo ricucire le nostre comunità…”. L’Ue: quegli spari un attacco ai nostri valori. Contro il “gravissimo attacco razzista e terroristico” di Macerata, Laura Boldrini lancia un appello a tutte le forze politiche: “Abbiamo il dovere di mobilitarci. Non possiamo tacere, come invece chiede il M5S. Bisognerebbe fare una grande manifestazione nazionale, senza simboli di partito, per ribadire i principi della nostra Costituzione. Milano potrebbe essere il luogo”. Il capo politico del M5S Luigi Di Maio attacca Silvio Berlusconi: “Sull’immigrazione si propone come salvatore della Patria, quando è il traditore. La bomba sull’immigrazione l’ha creata lui”.

Intervista a Matteo Salvini – “In pensione con 41 anni di contributi e comunque non oltre quota cento”. Questa la ricetta previdenziale di Matteo Salvini, che in un’intervista con il Sole 24 Ore indica la strada della “pace fiscale pagando il 15% della cartella”, una sorta di condono per coprire il primo anno di Flat tax. A proposito dell’uscita dall’euro: “Mai proposto il referendum, quella è una grillata. Ma dobbiamo prepararci a una exit strategry”. “Non propongo i dazi di Trump – aggiunge – ma quelli già applicati dalla Ue, solo che li estenderei ad altri settori”. E sul caso Macerata: “La Lega simpatizza con l’estrema destra? Non scherziamo, uno squilibrato non può caratterizzare un movimento”. Ricorsi veloci, più rimpatri, regole stringenti per la concessione dello status di rifugiati sarebbero i punti principali del piano del centrodestra per contrastare l’invasione di clandestini.

Economia e finanza

Borse – Accelera la correzione dei listini azionari cominciata venerdì scorso a Wall Street. Dopo la caduta dei listini asiatici e di quelli europei, sulle borse americane è ripartita l’ondata di vendite che si è rafforzata nell’ultima ora di contrattazioni, quando il Dow Jones è arrivato a perdere più di 1.500 punti (-6%) per recuperare parzialmente e segnare -4,6% nelle battute finali. Il bilancio della giornata, il più negativo da sei anni e mezzo, cancella tutti i guadagni dall’inizio del 2018. Nella notte Tokyo aveva perso il 2,55% anticipando la spinta ribassista che ha poi interessato Londra (-1,46%), Milano (-1,64%) e le altre piazze europee. Solo Francoforte ha contenuto il calo (-0,76%). Dopo una seduta di relativa stabilità, in chiusura ha reagito anche il mercato obbligazionario. Il rendimento dei Treasury a 10 anni, che la scorsa settimana aveva registrato una fiammata dal 2,63% al 2,88%, ieri è sceso fino al 2,72% comunque con fluttuazioni anomale. Alla Fed arriva intanto il nuovo presidente Jerome Powell. La banca centrale potrebbe alzare presto il costo del denaro.

Bce / Flat Tax – II presidente della Bce Mario Draghi, intervenuto nell’Europarlamento di Strasburgo, ha fatto un’analisi incoraggiante sulla ripresa dell’economia e dell’occupazione nella zona euro. Ma ha aggiunto anche numerosi richiami su varie aree di rischio. “L’economia dell’eurozona si sta espandendo in modo robusto con tasso di crescita del 2,5% nel 2017 rispetto all’1,7% previsto nel dicembre 2016 e significativamente al di sopra del potenziale – ha detto -. L’espansione è ampia. La dispersione dei tassi di crescita tra Paesi e settori è al suo livello più basso da 20 anni. Di conseguenza vediamo una ripresa positiva in oltre l’85% dei settori dell’economia dell’area dell’euro, rispetto a una media storica del 74%”. II numero uno della Bce ha sottolineato “l’aumento di circa 7,5 milioni di occupati nell’area euro dal minimo di metà 2013” con “il tasso di disoccupazione che continua a diminuire e si attesta a un minimo di 9 anni dell’8,7%, in calo del 3,3% rispetto al livello più alto”. L’obiettivo resta un’inflazione “vicina al 2%” nella zona euro. La Bce si aspetta “che i tassi d’interesse restino ai livelli attuali per un periodo esteso di tempo e ben oltre l’orizzonte del programma di acquisto di asset”. Intanto Confindustria approva la flat tax. “È un buon concetto nella logica di rivedere il sistema per una riforma fiscale in Italia che dovrebbe partire dai cosiddetti produttori, cioè imprese e lavoratori”, ha spiegato ieri il leader degli industriali, Vincenzo Boccia.

Politica estera

Ergogan a Roma – Strette di mano e poco calore: così è trascorsa la giornata romana del presidente turco Recep Tayyip Erdogan. I comunicati ufficiali parlano laconicamente di incontro “veramente amichevole” (con il Papa) e di colloquio “rispettoso e franco” (con Mattarella). Ma il disaccordo sul tema dei diritti ha tenuto banco nei colloqui a Roma e in Vaticano. Il Capo dello Stato Mattarella e il premier Gentiloni hanno criticato la politica di Ankara verso i curdi: “L’offensiva può danneggiare la lotta all’Isis”. Distanze sulla Siria nel colloquio al Quirinale. E Papa Francesco, durante l’incontro durato 50 minuti, ha chiesto maggiore tutela per le minoranze cristiane. L’unica manifestazione di protesta autorizzata è stata quella promossa dai curdi a Castel Sant’Angelo, segnata da tensioni quando un gruppo di attivisti dei centri sociali ha tentato di forzare il cordone di agenti per arrivare in Vaticano: fermati due manifestanti. In serata la cena in hotel con un gruppo di imprenditori italiani dei gruppi che più investono in Turchia.

Germania – Salvo colpi di scena dell’ultima ora, oggi la Germania avrà un governo. In giornata dovrebbe concludersi la trattativa tra Cdu-Csu e Spd. Il negoziato, interrotto ieri sera, riprenderà stamattina nel tentativo di sciogliere gli ultimi due nodi ancora irrisolti: la limitazione dei contratti di lavoro a tempo determinato e l’aumento degli onorari dei medici delle mutue pubbliche al livello di quelli dei loro colleghi delle casse malattia private, entrambi richieste irrinunciabili per i socialdemocratici. Per dare vita alla Grosse Koalition anche l’accordo sui lupi. Il prossimo esecutivo vorrebbe abolire il divieto di caccia nei boschi. Ma gli ambientalisti Spd sono contrari. Schulz: basta risparmio. Resta però l’incognita referendum: iI patto di governo dovrà comunque passare al vaglio dei 450 mila iscritti all’Spd.