Politica interna
Caso Boschi, l’audizione di Consoli. È il 19 aprile del 2014, il sabato di Pasqua. La casa, ad Arezzo, è quella della famiglia di Maria Elena Boschi. Ci sono i vertici di Veneto Banca e Banca Etruria. I due istituti di credito sono nelle stesse acque: hanno ricevuto una lettera dalla Banca d’Italia in cui sono invitati ad aggregarsi con «partner di elevato standing». A raccontare l’episodio è uno dei presenti, l’allora ad di Veneto Banca Consoli, indagato dalla procura di Treviso, ascoltato ieri dalla commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche. È lui a confermare la presenza dell’attuale sottosegretario alla presidenza del Consiglio: «Per un quarto d’ora, nel quale non proferì parola, dopo di che si alzò e andò via». Il racconto di Consoli si aggiunge a quello fatto il giorno prima dall’allora presidente della Consob Giuseppe Vegas, che aveva visto la stessa Boschi. Sul punto Davide Zoggia – Liberi e Uguali, gli scissionisti del Pd – chiede che la commissione senta la stessa Boschi.
Caso Boschi, la difesa di Gentiloni. «Maria Elena ha chiarito e sarà candidata con il Pd». Il premier Paolo Gentiloni difende senza esitazioni la sottosegretaria Boschi, dopo il duello televisivo su La7 con Marco Travaglio. E’ una risposta alle richieste di dimissioni avanzate delle opposizioni (ma non da Forza Italia) e in particolare dal leader dei 5 Stelle Luigi Di Maio. Al termine del Consiglio Ue, Gentiloni spiega: «Io non sono il giudice del valore aggiunto che Maria Elena, che ha chiarito la sua posizione, potrà portare al Pd, ma sarà candidata e mi auguro che abbia grande successo». «Mi auguro che le prossime settimane non siano dominate dal bisticcio sulle banche che non sono la priorità», aggiunge Gentiloni. Che ironizza sull’eventualità di una sua candidatura in una lista che porti il suo nome: «Io faccio parte di un partito — spiega Gentiloni — di cui sono dirigente e spero che il centrosinistra vinca le elezioni». La «mia missione — conclude — riguarda il governo e il completamento ordinato della legislatura». Ne Pd cresce però l’allarme che la vicenda di Banca Etruria potrà avere in termini di consnsi elettorali. Un sondaggio riservato planato al Nazareno – così riferiscono alcuni big – attesta il Pd attorno a un dato drammatico: 20%.
Politica estera
Vertice Ue, Francia e Germania solidali con l’Italia. Germania e Francia hanno rilanciato la richiesta di solidarietà avanzata dall’Italia all’Unione europea per II ricollocamento dei rifugiati, bloccata dall’opposizione dei quattro Paesi dell’Est del gruppo di Visegrad. Al termine della due giorni del Consiglio dei capi di Stato e di governo, a Bruxelles, la cancelliera tedesca Angela Merkel e II presidente francese Emmanuel Macron hanno criticato II «no» di Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia, appoggiate ancora dal presidente polacco del summit Donald Tusk . Nella stessa circostanza,la Cancelliera e il presidente francese annunciano una proposta comune entro marzo sulla controversa riforma dell’eurozona:saranno loro a tracciare la strada per la nuova governance della moneta unica rilanciando l’asse franco-tedesco la cui assenza, dovuta alla crisi politica a Berlino, in questi mesi ha rallentato i progetti di rilancio dell’Unione, dall’euro ai migranti. l’Italia resta fuori dal tavolo. Proprio l’altro ieri Roma ha presentato le sue idee sul tema ma ora deve sperare in Macron, autore di proposte vicine a quelle di Roma, e in Martin Schulz, leader della Spd che durante i negoziati per la formazione della Grosse Koalition avrà un’influenza sulle posizioni di Merkel. E potrebbe essere proprio l’ex presidente dell’Europarlamento – lontano dal partito dell’austerità – a fare da facilitatore per conciliare le richieste francesi, votate alla crescita, e quelle dell’ala ortodossa della Cdu capitanata da Schaeuble, intenzionato ad espropriare la Commissione Ue delle competenze sui controlli dei bilanci nazionali per affidarli ad un organo che applichi le regole in modo inflessibile e apolitico.
Germania, via libera della Spd alla trattativa di governo. A tre mesi dalle elezioni politiche l’Spd ha dato il suo nulla osta all’avvio dei colloqui con la Cdu di Angela Merkel per la formazione di un eventuale governo di grande coalizione. Il tanto atteso «sì» è arrivato ieri al termine di una riunione dei vertici del partito che all’unanimità si sono espressi a favore di un ritorno al tavolo delle trattative. «Ci presenteremo ai negoziati con spirito aperto e costruttivo», ha dichiarato il presidente socialdemocratico Martin Schulz, aggiungendo che l’obiettivo è quello di dare alla Germania un governo «stabile».
Economia e finanza
Le banche Ue riducono i rischi. Nei primi 9 mesi del 2017 le prime 21 banche europee hanno registrato utili netti in crescita dei 38,3%, in accelerazione rispetto al trend già positivo delle semestrali. Il risultato,come emerge dall’analisi R&S-Mediobanca, è frutto dell’aumento dei ricavi e della riduzione delle perdite sui crediti. Intanto, il presidente della Bce, Mario Draghi, insiste con i leader dei Paesi Ue riuniti a Bruxelles sulla ncessità di completare al più presto l’unione bancaria