Un sistema già usato negli Stati Uniti ma non in Italia. Un braccio meccanico comandato dal chirurgo: è l’inizio di una nuova era per la cardiologia interventistica e per la cardiochirurgia. E tutto ciò avviene in Calabria. E’ stato eseguito con successo, su un paziente di 64 anni, il primo intervento di angioplastica realizzato in Italia attraverso un robot. Le coronarie dell’uomo, che aveva avuto un infarto, sono state liberate utilizzando il sistema robotizzato comandato attraverso una consolle. Ne parla con soddisfazione il professor Ciro Indolfi, ordinario di cardiologia e direttore del centro ricerche malattie cardiovascolari dell’università Magna Grecia di Catanzaro, che ha effettuato l’intervento insieme all’equipe dell’emodinamica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria del capoluogo. Il risultato è frutto di una collaborazione con il professor Guido Danieli dell’Unical. Il gruppo di ricercatori dei due atenei ha costruito il robot grazie ad una startup. Un braccio mobile meccanico provvede all’avanzamento e alla rotazione delle guide metalliche dei cateteri degli stent tramite sensori. Indolfi, che è anche presidente della società italiana di cardiologia, guarda avanti con fiducia e afferma che la robotica consentirà una ulteriore riduzione del rischio e permetterà di effettuare presto anche interventi a distanza.