“La aspettiamo nel Palazzo degli elefanti per congratularci di persona con lei”
Lo ha detto il sindaco di Catania Enzo Bianco commentando la notizia della vittoria di Eva Luna Mascolino, 20 anni, di Catania, nella 26/a edizione del Premio Campiello Giovani con il racconto “Je suis Charlie”.
“Questa affermazione – ha detto Bianco – rappresenta la conferma di come nella nostra città ci siano tantissimi giovani che sono energia allo stato puro e che dobbiamo soltanto sostenerli creando, pur tra le mille difficoltà che viviamo, i presupposti perché possano esprimersi. Mi ha colpito anche la determinazione di questa ragazza che aveva già partecipato altre due volte al Campiello Giovani e non si è mai arresa. Credo che possa rappresentare un esempio importante per i nostri giovani”.
Il racconto della Mascolino, definito “postmoderno”, si è imposto su quello degli altri quattro finalisti, tra i quali il siciliano Gabriele Terranova di Riesi.
“Eva Luna Mascolino – ha raccontato l’assessore alla Cultura del Comune di Catania Orazio Licandro – era presente l’otto luglio scorso nel Palazzo Platamone in occasione della serata con i finalisti del Premio Campiello. Ho già sentito Francesco Zarzana, organizzatore del Buk Festival in programma la prossima settimana nella nostra città, e saremmo felici che la giovane scrittrice vi prendesse parte”.
“Je suis Charlie” ha per protagonista di un vignettista di Charlie Hebdo, che, che non riuscendo più a percepire la bellezza, lascia Parigi, dove vive, per rifugiarsi, con il suo gatto, in un paesino della Sicilia. Rientrato nella capitale francese non dà notizie al giornale, ma quando scopre che è stato attaccato da tre uomini armati e che dodici suoi colleghi sono morti, la sua vita è sconvolta.