Le spese in conto capitale della Pubblica Amministrazione nel Mezzogiorno sono pari, complessivamente, ad 698 euro por abitante: esse sono finanziate – scrive Federico Pica in un articolo sul Garantista – per 335 euro da fondi europei e da risorse derivanti dal Fondo di sviluppo e coesione. Al netto di questo importo, la spesa in conto capitale ordinaria è pari a 362 euro nel Mezzogiorno, a fronte di un valore, per il Centro Nord pari a 551 euro.
Questi dati confermano qualcosa che, in assenza di essi, poteva essere mera intuizione. La spesa in conto
capitale complessivamente erogata dalle Amministrazioni pubbliche nel Mezzogiorno non è tale da compensare il
gap storico nella disponibilità di infrastrutture pubbliche nel Mezzogiorno e nel resto d’Italia: si pensi che per la
sola finanza dei Comuni, nel periodo 2000-2013 l’importo degli investimenti diretti (cioè solo di una parte,
sia pure la più significativa, delle spese in conto capitale) al lordo dogli interventi speciali e dei fondi europei e
complessivamente pari a 2.745,9 euro per abitante, a fronte di un valore, per il Centro Nord, pari a 3.079,0
euro (cfr. il Rapporto Svimez2014 sull’economia del Mezzogiorno, p. 390.).