IUC, CGIA: nel 2014 tasse più pesanti sulle Pmi
Nonostante l’alleggerimento fiscale introdotto nelle ultime ore al Senato, con la IUC, la tassazione sugli immobili strumentali è destinata ad aumentare. A lanciare l’allarme è la CGIA che ha realizzato alcune simulazioni, mettendo a confronto gli importi pagati da alcuni imprenditori in questi ultimi anni (con Imu, Tia/Tarsu e Tares) e quanto potrebbero pagare l’anno prossimo con la IUC. Quattro i casi esaminati. Il primo è quello di un commerciante con un negozio di 72 mq (categoria C1), una rendita catastale di quasi 1.700 euro e un reddito di 30mila euro: nel 2014 pagherà 118 euro in più rispetto a quest’anno, per un totale di 1.559 euro, in quanto la Tasi sarà più pesante della maggiorazione Tares e il risparmio dovuto alla deducibilità dell’Imu tenderà a diminuire. Il secondo caso riguarda un elettricista con un piccolo capannone di 500 mq (categoria D1), una rendita catastale di poco superiore ai 2.100 euro e un reddito di 40 mila euro: nel 2014 pagherà 4.440 euro, 73 euro in più rispetto al 2013 (4.367 euro); infatti la deducibilità dell’Imu sarà quest’anno più pesante dell’importo che si risparmierà l’anno venturo.

Nel caso di una Snc artigiana con un capannone di 1.000 mq (categoria D1), una rendita catastale di poco superiore ai 5.600 euro e un reddito di 60.000 euro, nel 2014 le tasse peseranno 263 euro in più rispetto al 2013. L’azienda dovrà versare 10.165 euro quest’anno e 10.428 l’anno prossimo, poiché la Tasi sarà più pesante della maggiorazione Tares pagata nel 2013 e per il fatto che il risparmio legato alla deducibilità dell’Imu nel 2014 sarà inferiore di quello previsto per quest’anno. Infine un piccolo imprenditore con un capannone di 3.000 mq (categoria D7), una rendita catastale di 9.700 euro e un reddito di 80 mila euro: nel 2014 pagherà 61 euro in più rispetto al 2013. Nonostante la Tasi sia inferiore alla maggiorazione Tares, la contrazione della deducibilità renderà il versamento 2014 più pesante di quello del 2013. Secondo Giuseppe Bortolussi, segretario CGIA, “nonostante le variabili in gioco siano moltissime, pare di capire che il peso della tassazione sugli immobili strumentali tende ad aumentare. Insomma, con la IUC corriamo il pericolo che a rimetterci siano ancora una volta i piccoli imprenditori. Un risultato che dev’essere assolutamente scongiurato”. 

Nei quattro casi esaminati, l’Imu è stata calcolata con l’aliquota al 9,33 per mille (valore medio nazionale applicato nel 2012 su immobili diversi dall’abitazione principale). A parità di aliquota, per i capannoni l’aggravio di imposta tende ad aumentare (in generale per tutti gli immobili della categoria D), in quanto il coefficiente moltiplicatore utilizzato per determinare la base imponibile è salito da quest’anno dal 60 a 65. Questo coefficiente viene moltiplicato per la rendita castale rivalutata del 5%. Secondo la Legge di stabilità in corso di approvazione, le imprese possono dedurre dal reddito di impresa il 30% dell’Imu per il 2013 e il 20% dal 2014. Allo stato attuale pare che quest’ultima deducibilità non si applichi alla base imponibile Irap. Per quanto concerne l’asporto rifiuti, le forme di prelievo (TIA, TARSU) sono state sostituite nel 2013 dalla Tares. Nel 2014 la Tares sarà sostituita dalla TARI. Nelle simulazioni i calcoli del prelievo riferito al 2012 corrispondono al prelievo medio risultante dalle tariffe applicate in 11 Comuni capoluoghi di Regione (Aosta, Milano, Trieste, Bologna, Ancona, Cagliari, Bari, Campobasso, Venezia, Genova e Firenze). La stima della nuova tassazione è stata effettuata maggiorando le tariffe del 15,5%, pari all’incremento medio a livello nazionale da noi stimato. Per il 2013 viene applicata la maggiorazione TARES pari a 0,30 euro al mq, la TASI, in vigore dal 2014, è stata calcolata con l’aliquota base all’1 per mille.