E’ stata presentata nella Sala Giunta della Provincia Regionale di Messina, la rassegna di mostre Contemporary Art in Sicily – Spadafora, il ciclo di mostre programmate fino a dicembre al Castello di Spadafora e al nuovo Museo dell’Argilla.
L’inaugurazione di Contemporary Art in Sicily – Spadafora è stata fissata sabato 22 agosto alle 19 al Castello di Spadafora, con la mostra collettiva di opere multimateriche di artisti siciliani Io non uso! Ri-uso. Creativity is contagious, a cura dell’architetto Amelia Lamberto.
La rassegna è nata allo scopo di valorizzare il Castello di Spadafora e il nuovo Museo dell’Argilla, due luoghi destinati a diventare punto di riferimento per i cittadini del comune tirrenico e dei comuni vicini.
Un saluto augurale è stato rivolto dal direttore dell’Agenzia Nazionale Giovani, Giacomo D’Arrigo. “Quella che sta per avviarsi a Spadafora – ha detto – è un’iniziativa meritoria, per aver avuto la capacità di captare fondi europei in una dimensione piccola, rispetto alle più grandi città che spesso si lasciano sfuggire queste occasioni”. D’Arrigo ha pure annunciato la prossima collaborazione tra l’Agenzia da lui guidata e la Regione Siciliana, al fine di attirare finanziamenti concernenti le tematiche giovanili.
Il consigliere comunale Antonio D’Amico, ex vicesindaco e assessore alla Cultura, nonché supervisore del progetto ha poi iniziato a illustrarne le finalità. “L’idea di realizzare un calendario di mostre d’arte contemporanea – ha dichiarato – è nata dopo aver stipulato una convenzione con l’Assessorato Regionale ai Beni Culturali, attraverso la Sovrintendenza di Messina, grazie alla quale il Comune di Spadafora ha acquisito la possibilità di valorizzare il Castello. Ci è sembrato utile utilizzare questa opportunità per presentare un progetto che da un lato prevede gli allestimenti museali al Castello e al Museo dell’Argilla e dall’altro di avviare un percorso orientato all’arte contemporanea, con i margini per spaziare verso varie forme di linguaggi artistici. Con questa rassegna, il Castello punta a diventare centro di socializzazione e di creazione di eventi culturali”. D’amico ha, inoltre, rilevato quanto sia “importante affidare all’arte il compito di creare benessere sociale e crescita per la cittadinanza”.
Ranieri Wanderlingh, consulente artisico del progetto, ha sottolineato come il calendario sia stato costruito con mostre di rango regionale e con artisti provenienti da tutta la Sicilia. Wanderlingh, introducendo la prima esposizione Io non uso! Ri-uso. Creativity is contagious, ha dichiarato: “La mostra sarà un evento significativo perché ha in sé lo spirito dell’impresa culturale. Non solo arte fine a se stessa, quindi, ma occasione di sviluppo e modello di crescita, in grado di stimolare gli operatori culturali siciliani ad intraprendere percorsi vincenti legati al mondo dell’arte”.
La curatrice della mostra Io non uso! Ri-uso. Creativity is contagious, l’architetto Amelia Lamberto, ha presentato l’evento quale “connubio perfetto tra arte e ambiente, in considerazione del fatto che negli ultimi tempi un numero sempre più alto di artisti, progettisti e designer si dedica al recupero delle materie prime, salvandole dal destino dell’usa e getta e dando loro nuova vita e nuove funzioni”. Secondo Amelia Lamberto, “il riuso non deve portarci a pensare a oggetti dismessi di poco valore, ma a un’occasione di creatività etica e di progettazione costruttiva”. La mostra è stata programmata fino al 5 settembre, con ingresso gratuito tutti i giorni dalle 17 alle 21.
A Katia Giannetto di Magika s.r.l. è stato affidato il compito di mettere in atto il calendario. “L’arte contemporanea – ha evidenziato – viene considerata come un’ancella dell’arte moderna e classica, è vista come un’entità criptica, sfuggente. In questo evento la nostra mission sarà quella di avvicinare il pubblico agli autori di opere d’arte contemporanea perché questa è l’arte più vicina a noi: gli artisti sono accanto a noi, vivono e conoscono l’attualità; con queste mostre proveremo a decodificare i codici principali dell’arte contemporanea e capiremo come ogni artista rielabora gli stimoli della società per farne un’opera d’arte. Sarà uno spaccato dell’arte regionale che comprenderà, oltre alla tela e al pennello, anche installazioni e opere non convenzionali. La cosa più importante è che verrà data voce al territorio, valorizzandone le risorse e creando una sorta di filiera corta virtuosa”.
In conferenza stampa sono stati anticipati i prossimi allestimenti in apertura sabato 30 agosto: le mostre fotografiche I siciliani di Maccà e Album, al Museo dell’Argilla, entrambe a cura di Sergio Todesco e Alessandro Mancuso.
La rassegna è stata voluta dal sindaco di Spadafora, Giuseppe Pappalardo, da Antonio D’Amico, ex vicesindaco e assessore alla Cultura, da Ranieri Wanderlingh, consulente artistico del progetto, in convenzione con la Soprintendenza ai Beni Culturali di Messina, e in particolare con l’unità operativa 6 Sezione per i Beni Architettonici e l’unità operativa 8 Gestione demanio culturale, coordinate rispettivamente dall’Arch. Maria Mercurio e dalla dottoressa Tommasa Siragusa.
La rassegna è stata inserita in un più ampio progetto cofinanziato dalla UE e dalla Regione Sicilia, a cura dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali, nell’ambito dei fondi per lo sviluppo regionale nella linea d’intervento dedicata all’arte contemporanea.
Il progetto generale ha compreso l’allestimento tecnico espositivo del piano terra del Castello di Spadafora, con arredi e centro multimediale; l’arredo tecnico del nascente “Museo Forma” con impianto di video sorveglianza, parcheggio e cura del verde, e prodotti culturali video e digitali.
La produzione di Contemporary Art in Sicily è stata assegnata all’Associazione Temporanea di Imprese vincitrice del relativo appalto, l’ATI Inart Strutture e Servizi per la Cultura, costituita da Cotolo s.r.l., Explorer Informatica s.r.l. ed Eureka! di Giovanni Buggé; la direzione artistica degli eventi è stata affidata a Magika s.r.l..