Mi seno in dovere di lanciare un appello al signor Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio affinché Reggio Calabria non subisca questo ulteriore torto. E’ impressionante come i governi regionali succedutisi abbiano avuto lo stesso intento defraudante nei confronti della mia città e il tentativo di chiudere questa struttura che pratica cure palliative destinate ai malati terminali ed assistenza domiciliare non è che l’ultimo degli sgarbi prodotti in ambito regionale. Registriamo, dai moti di Reggio ad oggi, una sistematica spoliazione di uffici ed una gestione di fondi pubblici prevalentemente in favore di Catanzaro. Non voglio riaccendere tensioni o far nascere astio perché capisco che è una guerra tra poveri di Reggio Calabria e poveri di Catanzaro. Ma è sotto gli occhi di tutti che dal 1980 in poi Catanzaro è stata oggetto di costruzione di viadotti, strade e nascita di uffici ed infrastrutture tali da renderla una cittadina piacevole agli occhi di chi la visita e valida economicamente dal punto di vista del lavoro terziario, mentre Reggio Calabria è stata spogliata del terziario che è stato lì trasferito ed è rimasta praticamente congelata a quegli anni non esistono strutture pubbliche nuove, tolto il Palazzo di Giustizia ancora in itinere.
In questo desolante panorama, ove è inesistente la realizzazione di una qualsiasi opera di rilancio economico neanche posta in essere con i fondi di coesione italiani ed europei si incastra l’incredibile vicenda/farsa dell’Asp di Reggio Calabria ove i commissari che commissariano l’Asp da 10 anni sono stati commissariati (?). Sicuramente i commissari che commissariano i commissari saranno in grado di rendere onore al loro incarico e centrare quei tanto agognati Livelli essenziali di assistenza sanitaria previsti per legge. Non ci credo!
Infatti negli anni precedenti ci sono stati tolti posti letto ospedalieri, applicati ticket esorbitanti, favorendo il fiorire di viaggi per cure fuori regione; non sono stati creati idonei centri pubblici per le analisi cliniche, favorendo la nascita di una pletora di laboratori privati. Il risultato: se hai soldi forse ti curi se non li hai puoi aspettare, se resisti! E così ci siamo combinati che perfino morire degnamente senza troppo soffrire a Reggio Calabria sta per diventare un lusso per pochi e si perché l’Hospice che ci assisteva i malati terminali fino alla fine naviga a vista. Logicamente è una struttura che non può non essere sostenuta dall’Asp: è unica nel suo genere e non produce reddito ma alleviare il dolore degli sfortunati e dei loro parenti dovrebbe essere un diritto costituzionalmente riconosciuto!
Quindi Presidente Oliverio le chiedo uno sforzo per regimentare definitivamente questa struttura e le chiedo di attenzionare maggiormente le esigenze infrastrutturali regionali atte al rilancio economico di tutte le province della Regione. I Calabresi non hanno nulla di meno degli altri ma vanno aiutati ad alzare la testa ed ad avere il loro giusto orgoglio! Grazie
Finito l’articolo mi giunge notizia che l’on, Caracciolo di Forza Italia ha effettuato un’interpellanza urgente. Bene! Chi ha potere di farlo si attivi!
Massimo Cogliandro