“Il sud deve entrare in costituzione. Bisogna recuperare le distanze nord sud #sudincostituzione”. Lo ha scritto su Twitter il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro ribadendo il concetto espresso in una lettera affidata alle pagine del Corriere del Mezzogiorno, in vista anche dell’arrivo a Napoli del Premier Matteo Renzi. ”E’ arrivato il momento – ha scritto Caldoro, riprendendo il tema Costituzione – di trovare spazio, nell’attuale processo di revisione per una norma che determini con efficacia la piena tutela e garanzia dei diritti della persona ‘prescindendo dai confini territoriali’. Oggi l’esercizio di quei diritti è limitato in modo inaccettabile per chi risiede in una vasta area del Paese”. il principio del governatore è quello dunque di eliminare le disparità tra nord e sud in Italia: ”Questa disparità di trattamento tra il Nord del Paese e il Mezzogiorno – ha ribadito Caldoro – è insostenibile sul piano sociale ma lo e’ anche su quello economico, facendo mancare al Paese il contributo di crescita e spinta che solo il sud puo’ dare’.
‘Bastano poche righe nella Costituzione per correggere questa ingiustizia. Inserendo il pareggio di bilancio nella Carta, si e’ affermato un vincolo ‘esterno’ severo e prescrittivo, che restringe spazi di sovranita’ nazionale per il bene dell’Europa; e’ ora venuto il momento di introdurre un vincolo ‘interno’, anche esso rigoroso e tassativo, che garantisca una equa ed effettiva distribuzione delle risorse sul territorio, sia ben chiaro, a saldi invariati, a tutela dei diritti costituzioni dell’individuo”.
Il numero uno di palazzo Santa Lucia ha chiarito che nella Costituzione devono esserci sia riforme istituzionali e costituzionali, che quelle in campo economico e sociale: “Tra queste riforme, quella della coesione territoriale, cioe’ della garanzia uniforme dei diritti, e’ la piu’ urgente – ha scritto – Questa e’ la prima cosa che le istituzioni della Campania, i cittadini della nostra Regione, devono chiedere al Presidente del Consiglio, al Governo e al Parlamento. Ne’ piu’, ne’ meno quello che ha deciso di fare, ed ha fatto, la Germania in soli 10 anni unire un nazione e un popolo, assicurando a tutti uguali diritti e opportunità. Se oggi non uniamo quello che e’ diviso – ha poi concluso Caldoro – ogni buona intenzione si scontrera’ con la dura realta’ dei fatti”.