“Con la delibera dell’Antitrust inizia l’ultimo atto di una commedia buffa che sta danneggiando la politica e le istituzioni. Se De Luca non scegliera’, insieme a numerosi colleghi che mi hanno gia’ dato disponibilita’ presenteremo una interpellanza urgente al Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, affinche’ intervenga sul consiglio Comunale di Salerno promuovendo la dichiarazione di decadenza”. A dichiararlo in una nota e’ Guglielmo Vaccaro, deputato del Pd. “Agli appelli che da mesi gli sono stati rivolti da piu’ parti, De Luca ha sempre risposto rilanciando ed affermando che tutti gli intervenuti parlavano a vanvera e che l’incompatibilita’ non esisteva”, aggiunge Vaccaro. “Primo nella storia ad aver avuto una pronuncia dell’Antitrust, speriamo che De Luca recuperi confidenza con l’etica della responsabilita’ e con il buon senso, scrivendo entro lunedi’ una lettera di dimissioni con scuse allegate per aver fatto perdere tempo addirittura all’Agcm su una questione che era chiara anche ai pinguini che ha installato sui frangiflutti del lungomare salernitano”, spiega Vaccaro. “Non sara’ cosi’ semplice: l’uomo si e’ affezionato alle due poltrone. De Luca deve lasciare – continua Vaccaro – e il Consiglio comunale di Salerno, chiamato dalla legge a dichiarare l’incompatibilita’, deve agire arrestando la miserabile pantomima dei rinvii e degli approfondimenti con i quali si sta prendendo gioco della legge”. “Se, come credo, nella mente di De Luca insieme alla delirante interpretazione per cui l’autorita’ gli da anche ragione prevarra’ come credo la tesi del complotto a cui resistere fingendosi martire, martedi’ depositero’ una interpellanza urgente al Ministro Alfano affinche’ intervenga attivando i poteri sostitutivi per la dichiarazione di decadenza, sollecitando una decretazione d’urgenza che dia immediato seguito alla deliberazione dell’Antitrust – conclude Vaccaro -. Le firme necessarie di oltre trenta colleghi sono state gia’ raccolte e credo aumenteranno di molto fino a martedi’ mattina”.
L’Antitrust contro De Luca: incompatibile fare il sindaco con l’incarico di viceministro. Ma lui resiste
L’Autorità garante per la concorrenza ha stabilito che “la carica di sindaco del Comune di Salerno, ricoperta dal sottosegretario di Stato alle infrastrutture e ai trasporti Vincenzo De Luca, è incompatibile. Un parere firmato dal presidente dell’Autorità Giovanni Pitruzzella e inviato ai presidenti del Senato e della Camera. Entro 60 giorni dalla notifica De Luca potrà ricorrere al Tar del Lazio o fare ricorso entro 120 giorni al Presidente della Repubblica. Il sindaco aveva chiesto una proroga, sostenendo di voler produrre documentazione aggiuntiva, ma l’Autorità ha detto no. I titolari di cariche governative non posso ricoprire la carica di sindaco in un comune con più di 5000 abitanti secondo Pitruzzella. De Luca aveva sempre sostenuto che il suo doppio ruolo era legittimo perchè come viceministro non aveva mai ricevuto le deleghe operative. Per De Luca è solo l’ultima delle tegole. Dopo il coinvolgimento nella vicenda del megacomplesso Crescent, sequestrato dai magistrati, il sindaco ha saputo di essere indagato per corruzione dalla procura della sua Salerno.
“L’Autorita’ garante ha accolto la tesi di Vincenzo De Luca, secondo cui la carica di viceministro non si e’ ancora perfezionata a causa della mancata attribuzione delle deleghe previste per legge”. E’ la tesi sostenuta in una nota dal Comune di Salerno in merito alla deliberazione dell’Antitrust sulla incompatibilita’ di Vincenzo De Luca nel doppio incarico di sindaco e viceministro alle Infrastrutture e Trasporti.
Secondo Palazzo di Citta’ “in via subordinata, con la stessa delibera, l’Autorita’ ipotizza una presunta incompatibilita’ fra la carica di Sindaco e la carica di sottosegretario”, dando ragione a De Luca che “e’ stato chiamato a far parte della compagine di governo per esercitare la carica di viceministro. A seguito della pronuncia dell’Autorita’ garante – precisa il Comune – e’ ormai chiaro che la presunta incompatibilita’ riguarderebbe una carica di sottosegretario che nessuno ha mai proposto a De Luca e che, ove proposta, non sarebbe stata accettata”.
Ma il parere dell’Autorità innesca una nuova spirale di polemiche.