Si spacciava per “maresciallo” della Guardia di finanza, ovvero “comandante” e ingannava quanti si rivolgevano a lui proponendo, fra l’altro, l’accesso al Corpo in cambio di denaro e altri favori. Un uomo è stato arrestato dai veri “baschi verdi” a Lamezia Terme, con l’accusa di millantato credito aggravato. Le indagini hanno avuto inizio nel momento in cui una vittima del falso maresciallo si è recata presso una caserma della Guardia di finanza di Lamezia Terme, per avvisare i militari “colleghi” che, a breve, avrebbe fatto servizio assieme a loro e, nel contempo, avere ulteriori informazioni su quando e come dovesse presentarsi per l’incorporazione. Dopo un iniziale momento di stupore, sono state svolte immediate indagini, dalle quali è emerso che il cittadino era un’inconsapevole vittima di un raggiro operato dal finto maresciallo, il quale, manifestando inesistenti “conoscenze importanti”, gli aveva prospettato il reclutamento nella Guardia di finanza, a fronte di un corrispettivo in denaro pari a 3.000 euro.
Gli inquirenti hanno accertato che non si trattava di un episodio isolato, ma che il millantatore, grazie a una minimale conoscenza di alcune procedure concorsuali della Gdf riusciva, senza troppe difficoltà, a ingannare puntualmente le persone circuite. In altra occasione, lo stesso asseriva di far parte del “Servizio cinofili” del Corpo, partecipando, come tale, a una rassegna del settore e spendendo indebitamente la sua pretesa qualità di maresciallo della Guardia di finanza per ottenere indebite agevolazioni. L’uomo si trova ora agli arresti domiciliari. Nel corso della perquisizione della sua abitazione sono state sequestrate anche due tute ginniche e due magliette, tutte contraffatte, recanti abusivamente contrassegni vari e scritte proprie della Guardia di finanza, ripetutamente indossati dall’indagato per presentarsi alle sue vittime e rendere ancora più credibili e verosimili i propri inganni.