esercito meridionaleIl discorso di Garibaldi in Parlamento del 18 aprile 1861: per la prima volta difende l’esercito meridionale e accusa il Piemonte di averlo umiliato licenziando tutti i militari. 

Garibaldi: — (Movimento di attenzione) Dunque non parlerò dell’azione ministeriale nell’Italia meridionale. Il nostro re guerriero e galantuomo dichiarò più volte benemerito della patria quell’esercito meridionale. La camera, spero, non mi lascierà solo ad affermare che esso fece il su0 dovere. (Segni di assenso)

Molte voci: — È vero!                                               ,

Garibaldi: — La storia imparziale dirà il resto. Ma mi donamdo: che cosa ne ha fatto di quelle schiere il ministro della guerra? Egli poteva fonderle coll’esercito nazionale, come aveva fatto con quello dell’Italia centrale. Se nella mente sua stava che l’armata meridionale fosse men degna della centrale, poteva farne un corpo separato dell’esercito nazionale. Se poi l’armata meridionale non si voleva viva sotto nessuna forma, doveva scioglierla, ma non umiliarla. (…) Dirò solamente che se si voleva conservare l’armata meridionale, si poteva dare a ciascuno uno, due, tre mesi di permesso, e non solleticarli con sei mesi di soldo perché se ne andassero … (Applausi, e una voce forte dalle gallerie: — È vero! È vero! — Vivi richiami dalla camera)

Presidente: — (Con forza) Invito di nuovo le tribune al silenzio …

Voci dal centro e dalla destra: — Le faccia sgombrare! Le faccia sgombrare!

Presidente: — Al più lieve segno di approvazione o disap¬provazione che parta dalle tribune, io le farò inesorabilmente sgombrare!

Nuove voci: — Le faccia sgombrare subito! Lo scandalo è

ripetuto!

Presidente: — Prego i signori deputati di far silenzio: al solo presidente spetta di mantenere l’ordine nella camera.