Tutti possiamo accostarci alle vicende del grande banchiere americano William Chapman Ranstol, che ebbe l’ardire di fondare a San Francisco in California nel 1864 la rima banca commerciale degli Stati Uniti, la Bank of California. Ma addentrarsi nelle vicende che a ritroso ci portano dalla California di quegli anni in Scozia ed addirittura nel più profondo medioevo complesso e stimolante ad un tempo. Ranstol era di origini scozzesi. La sua famiglia proveniva da Paisley nel Renfrewshire.
La memoria storica corre a quel Roberto II Stewart che qui nacque il 2 marzo 1316 e che divenne Sovrano Scozzese con la sua dinastia che fino al 1651 dette sovrani alla terra di Scozia e che ebbe un ruolo decisivo nel vecchio continente. Prima di lui edoardo I Pantageneto di cui ci parla anche Dante Alighieri nella Divina Commedia, dette lustro alle vicende inglesi trasferite anche in Terra Santa e conquistò con alterne vicende le lande scozzesi. Ed allora la memoria corre a questi Sovrani antichi e a quanto la stessa Hollywood abbia voluto celebrarli, quella Holliwood che proprio in California non casualmente ha mostrato così tanto interesse verso questo lontano passato. Un passato che dal Pacifico, a ritroso verso l’Atlantico e poi dalla Manica al Mediterraneo, ci spinge ad osservare i Porti e gli spostamenti di crociati, truppe e Sovrani al seguito, non ultime merci e passaggi epocali.
Edoardo I Plantageneto si lega inesorabilmente alla storia mediterranea in quanto nel 1269 fu invitato col fratello Edmondo dal cardinale Ottobono Fieschi, legato Pontificio, che aveva raggiunto per l’occasione Londra, di partecipare all’VIII Crociata a fianco di Luigi IX di Francia. L’allora Principe inglese ricevette allo scopo una somma in prestito dallo stesso Luigi IX e dagli ebrei inglesi con cui si indebitò e che per tale ragione poi combatté aspramente. Suo fratello Edmondo, conte di Lancaster, qualche anno prima era divenuto il Re titolare di Sicilia. Nel 1254 papa Innocenzo IV aveva indotto Enrico III d’Inghilterra ad accettare per il figlio Edmondo la corona di Sicilia pagando le spese per la conquista del regno; ma verso il 1258 le spedizioni del papa erano fallite completamente ed Enrico III non aveva adempiuto agli obblighi. Dopo ripetute manfrine tra i Baroni ed Enrico, visto che il processo di finanziamento delle terre siciliane sotto forma di obblighi ad Enrico medesimo erano fallite, il papato si rivolse a Carlo d’Angiò togliendo la concessione al sovrano inglese.
Le questioni mediorientali della VIII crociata non videro trionfare neppure Edoardo I, tuttavia la strada Maestra che passava per i territori del sud Italia era ancora attiva e ben oliata.
Edoardo I fu incoronato Re d’Inghilterra il 19 agosto 1274. Dopo che il re d’Aragona Pietro III era morto, l’11 novembre 1285 e gli erano succeduti i figli Alfonso in Aragona e Giacomo in Sicilia, Edoardo I e sua figlia Eleonora, moglie di Alfonso III si adoperarono affinché il re di Napoli Carlo lo Zoppo, tenuto prigioniero in Aragona, fosse liberato. Dopo un primo accordo bocciato dal papa Niccolò IV, il 27 ottobre 1288 a Canfranc, nel nord dell’Aragona, fu trovato l’accordo e Carlo II venne liberato.
Dietro a questi movimenti apparentemente solo politici e dinastici si nascondono manovre commerciali.
La strada delle crociate non era solo segnato, inutile ripetersi, da velleità dinastiche e religiose. Il Mediterraneo, e il Medio oriente in specifico, luogo segnato da profondi interessi commerciali. I Plantageneti mai riuscirono a sostenere la forza prorompente degli scozzesi, la loro tenacia e caparbietà, e gli Stewart, poi Stuart, segnarono dunque la forza scozzese. La stessa massoneria, che nacque nel seicento ma che prese piede nel settecento grazie alla dinastia Hannover, vide le ramificazioni di York e scozzese. Così coloro che da esuli finirono nel Nuovo Mondo assorbirono del tutto tale condizione. E’ bene sottolinearlo. Una condizione che fece dei nascenti stati Uniti a partire dal settecento una autentica forza commerciale. In questo spesso siamo deviati dal considerare gli stati Uniti e ciò che hanno rappresentato e rappresentano, come una realtà politica autentica a partire dalla guerra di Secessione. In quel periodo indubitabilmente fu l’Industria, la grande industria a prendere il volo. Ma nulla sarebbe potuto accadere senza una rete commerciale già molto fiorente nel settecento. Il Mediterraneo non era solo il Mare della potenza inglese, era il Mare di entrambe le potenze americana e inglese. I Whig come partito, nascono in Inghilterra nei primi anni dell’ottocento ma le loro idealità sono vive a partire dal settecento. Il partito Whig prendeva le mosse dall’esempio americano, dai principi ispiratori della costituzione americana. Addirittura cavalcava linda della volontà di sconfiggere la segregazione razziale che solo con Lincoln ebbe effettiva attuazione. Solo così possiamo spiegare perché un personaggio come Leonetto Cipriani, conte Corso bonapartista ma legato ai principi ispiratori mazziniani repubblicani in Italia, che i bonapartisti fecero propri nella prima metà del XIX secolo e che sostenevano gli interessi inglesi ed americani nel Mediterraneo. La Livorno di Leonetto Cipriani, ma anche la Napoli dei Cipriani che erano presenti come ramo collaterale in Calabria, erano profondamente apparentate con tali traffici marittimi ed interessi speculari sia inglesi che americani. Ci sono pubblicazioni storiche illustri che mettono in evidenza l’attivismo commerciale ( e di riflesso politico) della potenza americana in epoca non sospetta. Ma solo marginalmente la storiografia tende a metterne in evidenza i frutti. Nel caso italiano è vero, la storiografia la fanno i vincitori, non i vinti. Tuttavia il miraggio federalista sostenuto da tali forze estere sinceramente meriterebbe un’analisi storica assai più corposa ed approfondita. [1]
Per esempio a come nella prima metà del XIX secolo i così detti Stati Uniti mediterranei ( Isole Ionie) fossero alle prese con tali rapporti attraverso i vari sovrani della Penisola, nessuno escluso, che non facesse Asburgo. Oppure di con realmente passava per Malta in spedizioni mazziniane non andate a buon fine.[2]
TAG: Edoardo I Plantageneto, William Chapman Ranstol, Dante Alighieri, Pietro III d’Aragona, Leonetto Cipriani.
[1] Giulio Quirico, Il Novarese Michele Parma…., Novara Editore Ladolfi 2020, in appendice le vicende del duca borbonico Carlo Ludovico.
[2] www.storico.org, “Paolo Fabrizi, un medico senza frontiere, articolo del dicembre 2016 di elena Pierotti.