“Le mafie si insinuano nelle debolezze delle istituzioni e nei luoghi della marginalità: questo don Giuseppe Diana ha sempre denunciato con forza”. Lo ha detto il capo dello Stato Sergio Mattarella ricordando l’uccisione da parte della camorra del sacerdote di Casal di Proncipe. “Il ricordo di don Giuseppe Diana – ha sottolineato Mattarella – è vivo nella sua comunità di Casal di Principe come nel cuore di tutti gli italiani che non intendono rinunciare alla loro libertà e mai si piegheranno alla violenza delle organizzazioni criminali. Oggi don Giuseppe compirebbe sessant’anni – ha ricordato – se i camorristi assassini non l’avessero vigliaccamente colpito nella Chiesa di cui era parroco, prima di celebrare la messa. Il suo martirio ha lasciato un segno profondo, mostrando ancora una volta la disumanità della camorra – dei suoi mezzi come dei suoi fini – ma al tempo stesso ci ha indicato la strada da percorrere, quella della dignità, dell’impegno, della crescita culturale, della solidarietà, del contrasto senza paura all’illegalità e alle ingiustizie”.