«A 25 anni da Mani Pulite è drammatico quanto poco sia cambiata la situazione e quanto sulla corruzione peggiori la deriva dell’Italia nel panorama internazionale». Sono le parole amare dette durante un incontro al Corriere della Sera da Piercamillo Davigo, presidente dell’Associazione nazionale magistrati e uno dei giudici di punta del pool Mani Pulite con Antonio Di Pietro, Gerardo D’Ambrosio e Gherardo Colombo nei primi anni go. «L’Italia è un Paese corrotto a livelli diversi, finalità e modalità diverse. E’ un Paese che sta morendo. C’è sfiducia, la gente non va più a votare, espatria». Esistono soluzioni possibili di fronte a questo panorama desolante? «Bisogna cominciare dalla scuola, educare i ragazzi. E introdurre per la corruzione alcune norme che valgono per i mafiosi».