di SIMONA D’ALBORA
La notizia sarà comunicata ufficialmente ai sindacati a Roma ai primi di marzo, per ora si sa solo che Alenia ha intenzione di cedere lo stabilimento di Capodichino all’Atitech di Gianni Lettieri . Dovrebbe essere un’operazione fatta con la benedizione di Renzi che ha voluto Moretti alla direzione generale di Finmeccanica che ha ben in mente la strategia per rilanciare un’industria colpita anche da scandali. Mentre la Fiom, che ha reso note le intenzioni di Finmeccanica, si dichiara da subito contraria all’operazione, gli altri sindacati, si dicono più possibilisti, una volta garantiti i livelli occupazionali e i trattamenti salariali e contrattuali.
La cessione dell’Alenia all’Atitech avverrebbe all’interno di un’operazione più vasta che coinvolgerebbe Finmeccanica stessa in un programma che prevede tagli, cessioni, snellimento e accumulo di liquidità, il tutto per un piano di rilancio complessivo che avrà il suo culmine in un ampio progetto governativo puntato alla realizzazione di un polo nazionale delle revisioni e delle manutenzioni aeronautiche di cui Atitech, che a Capodichino possiede già un impianto con 500 addetti, sarà referente principale.
Nel 2010 fu firmato un accordo da Atitech, parti sociali e governo per la creazione del polo nazionale delle manutenzioni da realizzare proprio a Napoli. In quest’ottica sembra che anche l’impianto veneziano di Tessera, specializzato nelle revisioni e alcuni hangar di Alitalia Fiumicino verranno ceduti all’azienda di Lettieri, insomma un’operazione di joint venture dove sarà Atitech ad avere un ruolo primario e che, secondo gli studi fatti dai management delle due società, prevede un’occupazione a regime di 980 unità.
Ma l’Alenia sta per perdere un pezzo importante, ad annunciarlo la Fiom, che si dice preoccupata per l’operazione: a breve la produzione della fusoliera del C27J, vanto proprio dell’azienda e della produzione di Capodichino, sarà trasferita all’Alenia di Torino