Come si diventa scienziate e scienziati? Quali strade percorrere e quali scelte fare? Le strade da percorrere e le scelte da intraprendere sono le stesse indipendentemente dal genere? La mostra Il labirinto di cristallo accompagna i visitatori del Festival della Scienza di Genova attraverso un percorso fatto di deviazioni, vicoli ciechi, tunnel, attraverso cui si manifestano le strutture di genere che pervadono il campo accademico e producono le asimmetrie di genere nella scienza (http://www.festivalscienza.it/site/home/programma/il-labirinto-di-cristallo.html).
Il labirinto di cristallo è un progetto nato per raccontare i risultati di alcune ricerche svolte dall’Osservatorio di genere sull’università e la ricerca dell’Ateneo di Napoli Federico II. Le storie illustrate derivano da testimonianze raccolte nelle interviste a ricercatrici e scienziate coinvolte nel progetto di mentoring per le donne nella scienza di UNINA. La mostra è stata realizzata con il supporto del Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Genova.
La mostra ‘Il Labirinto di cristallo’ testimonia parte della fondamentale attività svolta dall’Osservatorio di genere della Federico II, primo tra gli atenei italiani che ha dato vita al progetto di mentoring rivolto alle ricercatrici e tra i primi in Italia che, proprio attraverso un’analisi molto dettagliata e con base scientifica molto solida, ha realizzato il bilancio di genere – sottolinea Gaetano Manfredi, Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II -. Il nostro è un osservatorio permanente che consente di avere dei dati sulle politiche di genere per poter implementare le nostre azioni e far sì che il contributo femminile alla Federico II diventi sempre più ampio, più solido e più qualificato.
Secondo l’ultimo rapporto della Commissione Europea (She Figures 2015) persiste infatti una rilevante sotto-rappresentazione delle donne nelle carriere scientifiche: sono il 45 per cento dei ricercatori universitari, il 37 per cento dei professori associati e solo il 21 per cento dei professori ordinari. Quali sono le motivazioni che possono spiegare i processi di differenziazioni tra uomini e donni nella ricerca? Trent’anni fa fu introdotta l’espressione soffitto di cristallo per indicare la barriera invisibile contro la quale si scontrano le donne avvicinandosi alle posizioni più elevate delle carriere, comprese quelle scientifiche. Questa metafora ha avuto il merito di alimentare il dibattito pubblico sulla questione di genere nella scienza, ma studi e analisi dei dati recenti ne mostrano adesso i limiti: le ricercatrici fanno i conti sin dall’inizio con un percorso più complesso di quello attraversato dai colleghi.
Per questo l’Osservatorio di genere sull’università e la ricerca della Federico II propone la metafora del labirinto: un percorso di cui non è facile intravedere l’uscita, e attraverso cui si manifestano le strutture di genere che incidono sullo sviluppo di carriera delle ricercatrici e dei ricercatori. Si tratta spesso di ostacoli a prima vista invisibili, che si palesano solo quando vi si sbatte contro: come pareti di cristallo, che tuttavia possono essere attraversate tanto più facilmente, quanto più si acquisisce consapevolezza collettiva della loro esistenza. La mostra offre una rappresentazione visiva, ironica e divertente, del labirinto delle carriere accademiche e della sua connotazione di genere.
Dove: Porticato del palazzo Ducale, Piazza Matteotti 9, Genova
Quando: 26 ottobre – 5 novembre; ore 09:00 – 17:00 lun – ven; 10:00 – 19:00 sab – dom – 1 nov
Contatti: Maria Carmela Agodi e Ilenia Picardi, Ideatrici e coordinatrici scientifiche
Sito web dell’Osservatorio di genere sull’università e la ricerca UNINA: http://www.og.unina.it/