La Svizzera ha deciso che in via sperimentale, dal 1 aprile sono chiusi dalle 23 alle 5, tre valichi di frontiera con l’Italia. Oltre a Pedrinate Colverde, quelli di Novazzano Ronago, sempre in provincia di Como, e di Ponte Cremenaga, in quella di Varese. Motivazione ufficiale è la volontà di “combattere la criminalità frontaliera”, quindi impedire che malfattori passino da Italia a Svizzera: “Ci sono troppi casi di furti e rapine, specie ai danni dei molti benzinai della zona. Io in effetti di valichi volevo chiuderne dieci. Però è già un passo avanti”, dice Roberta Pantani, vice sindaco di Chiasso. Si esprime anche Norman Gobbi Consigliere di Stato del Canton Ticino, spiega la decisione di chiudere tre valichi con l’Italia: “Per i delinquenti ci sono meno passaggi possibili, quindi le forze dell’ordine possono lavorare meglio. Non solo quelle svizzere, anche quelle italiane”. Secondo Gobbi “il problema sono i controlli insufficienti alle frontiere esterne dello Spazio. Devo dire che ultimamente la situazione è migliorata perché l’Italia è più diligente nel registrare i migranti quando entrano sul suo territorio. In ogni caso, come consigliere di Stato del Ticino, ricordo che sono decisioni che spettano alla Confederazione. Come dirigente della Lega dei Ticinesi, dico che vorrei che la Svizzera uscisse dallo Spazio Schengen”.