“Rivoluzionaria l’interrogazione sulla SS 106 presentata in Commissione Europea”. Così l’Associazione “Basta vittime sulla strada statale 106” commenta l’iniziativa dell’europarlamantare di “L’altra Europa con Tsipras, eletta nella circoscrizione Sud, Eleonora Forenza”. “Finalmente i calabresi potranno capire le ragioni per le quali la s.s.106 sarà o meno inclusa all’interno del sistema Ten T “core”. L’Europa, da oggi, potrà conoscere e valutare le richieste relative ad una importante e strategica arteria viaria calabrese che, fino ad oggi, è stata sempre ignorata”.
L’Associazione sottolinea l’importanza di questa interrogazione che prevede la richiesta di inclusione della suddetta strada all’interno del sistema della rete dei trasporti europei. Da parte sua la Commissione potrà accogliere tale richiesta o respingerla; in entrambi i casi, la stessa dovrà spiegare le proprie ragioni dando così possibilità ai calabresi di conoscere la verità ed apprendere i motivi per i quali l’Europa assumerà le proprie scelte. Quanto accaduto rappresenta qualcosa di rivoluzionario: per la prima volta nella storia, infatti, la Strada Statale 106 entra nei palazzi della Commissione Europea con la precisa volontà di essere inclusa nel più importante sistema dei trasporti europei e, soprattutto, per la prima volta la Commissione potrà analizzare e valutare una richiesta relativa ad una arteria viaria importante per la regione Calabria e l’Italia intera per gli effetti che ne scaturiscono in termini di accesso e di viaggio nella Regione.
L’Associazione ribadisce l’importanza di poter rientrare nel sistema Ten T “core” perché ciò permetterebbe l’accesso ai fondi comunitari previsti per le infrastrutture di trasporto per gli anni 2014-2020. Insomma, una possibilità di migliorare la fruibilità nel territorio calabrese favorendo lo sviluppo sociale ed economico della Regione, inserendola in un contesto che la vede alla pari con le altre regioni della Penisola. Ciò permetterebbe anche una più sicura viabilità e riduzione dei sinistri che da sempre hanno caratterizzato questo tratto stradale conosciuto, purtroppo, come “strada della morte”.