“La Sicilia e’ stata protagonista nella formazione storica e culturale del nostro Paese e oggi deve giocare un ruolo anche nella crescita economica e industriale. All’interno del sistema elettrico nazionale la Sicilia ricopre una posizione strategica, tuttavia e’ ancora una delle regioni con maggior bisogno di interventi. Dopo l’entrata in esercizio del cavo sottomarino Sorgente-Rizziconi, che collega la Sicilia alla penisola, Terna ha programmato una serie di importanti interventi di sviluppo e ammodernamento della rete elettrica. Le opere principali previste dal nostro piano strategico sono, oltre al riassetto della rete elettrica di Catania e Ragusa, l’elettrodotto Chiaramonte Gulfi-Ciminna, l’elettrodotto Paterno’-Pantano-Priolo, la nuova stazione elettrica di Vizzini, l’elettrodotto Assoro-Sorgente-Villafranca”. Lo dice in una intervista al Giornale di Sicilia l’amministratore delegato e direttore generale di Terna, Luigi Ferraris.
“La posizione strategica della Sicilia la rende un potenziale hub energetico all’interno del Mediterraneo – continua il manager -. L’entrata in esercizio nel 2016 del cavo marino Sorgente-Rizziconi ha reso possibile collegare la rete di trasmissione regionale al resto della Penisola e all’Europa, agevolando i transiti di energia prodotta da fonti rinnovabili. Anche la prevista interconnessione Italia-Tunisia e’ un progetto di grande rilievo per favorire l’integrazione e gli scambi di energia elettrica tra l’Europa e il Nord Africa”. “Realizzare infrastrutture elettriche nei territori significa per Terna avviare un dialogo continuo e costruttivo con le istituzioni locali e le comunita’ interessate dalle opere. La collaborazione e lo scambio rappresentano il valore del nostro approccio sempre teso alla concertazione per individuare con il territorio i percorsi piu’ sostenibili”, sottolinea Ferraris.