<Quando le Forze speciali iniziano a caricare non resta che correre lungo le vie laterali di via Tverskaja. Chi prova a sfidarle viene agguantato, sollevato di peso come fosse un sacco, portato più in là e bastonato. La folla riprende la scena e grida “Pozor”, “Vergogna”, ma gli agenti continuano a manganellare, mentre i “cosmonauti” — come i russi chiamano i poliziotti antisommossa — avanzano minacciosi. Alla fine della giornata il bollettino è amaro: i fermi sono oltre 900, tra cui quello del blogger Aleksej Navalnyj che aveva invitato i suoi seguaci a scendere in strada per protestare contro la corruzione>. Dentro e fuori dalle prigioni di Stato, Aleksej Navalnyj vede aumentare la sua popolarità ogni volta che il potere lo ferma in qualche manifestazione, lo porta via e lo carica a forza su un cellulare, come quello che è stato circondato dalle proteste della folla ieri a Mosca.