La Germania affronta una terza ondata del Covid 19 e la stessa Merkel l’ha definita “forse la peggiore”. E in una conferenza stampa, la signora Merkel ha detto: “La situazione è seria e dobbiamo gestirla in modo serio…il Paese è stretto nella morsa della terza ondata”. E in Italia, la situazione come si presenta? Nel nostro Paese abbiamo quasi ogni giorno un numero di 400 morti. E poi esiste il caos dei vaccini: gli Stati Uniti hanno chiesto la sospensione per il vaccino Johnson & Johnson dopo alcuni casi di coagulazione. La stessa azienda ha annunciato il rinvio del farmaco in Europa e le istituzioni dovranno prendere determinate decisioni. Il piano della campagna vaccinale organizzata dal commissario Figliuolo potrà avere problemi con il ritardo delle consegne del vaccino da parte della azienda Johnson & Johnson? E se non sarà vaccinata una gran parte dei cittadini italiani, come si potrà riaprire tutto e ripartire? Le scuole, per esempio, saranno sicure? Uno spazio chiuso come una classe…può non essere un rischio di contagio? Non esistono dati certi. E non esiste neppure un tracciamento preventivo. In questo scenario, di restrizioni e di zone colorate, la quotidianità è faticosa per tanti piccoli imprenditori. E non solo: esiste la paura di avvicinare persone. Esiste la paura di cosa mettere nel piatto a tavola, di come poter andare avanti. Pier Paolo Pasolini scriveva: “L’Italia…non sta vivendo altro che un processo di adattamento alla propria degradazione…”.
Rosa Mannetta