Si sono concluse alla presenza di un pubblico pienamente soddisfatto le repliche Catanesi del Melodramma Moderno in 2 atti “Capinera”, che vanta le commoventi musiche di G. Bella con arrangiamenti semplici ma efficaci il libretto di Giuseppe Fulcheri, le coinvolgenti liriche di Mogol, le straordinarie orchestrazioni di Geoff Westley ben rese dalla buona direzione dell’Orchestra e del Coro del T. Massimo Bellini da parte del Direttore Leonardo Catalanotto ed una Regia che ha interpretato il meglio del cinema in forma operistica del tre volte Premio Oscar, Dante Ferretti. Il testo e la musica di “CAPINERA” sono stati ispirati dal romanzo :” STORIA DI UNA CAPINERA” scritto nel 1869 dallo scrittore Verista Vizzinese G. Verga.
La trama, tratta da un fatto vero, è uguale, Maria,dopo la morte della madre, per scelta della famiglia è costretta ad entrare in convento, in quanto il padre si era risposato ed aveva avuto dalla seconda moglie altri 2 figli Gigi e Giuditta, la matrigna non volendole dedicare attenzioni convince il marito a chiuderla in convento sostenendo che fosse la migliore soluzione per lei; quando a Catania si diffonde la notizia del propagarsi del colera la Madre Badessa riunisce tutte le Novizie e accorda loro il permesso di raggiungere le rispettive famiglie in campagna per sfuggire alla morte:”correte verso la vita”.
Nella casa di campagna ai piedi dell’Etna, oltre a ritrovare l’amore del padre che non vedeva da molti anni, Maria incontra Nino,futuro sposo della sorellastra man mano se ne invaghisce come s’innamora di tutto ciò che la circonda e che non aveva mai vissuto come i fiori, gli alberi, gli uccelli e cambia terribilmente ma il suo destino è quello di tornare in Convento una volta scampato il pericolo del colera, e per lei sarà la follia e poi la morte.l’unica differenza che c’è tra il Romanzo e il Melodramma è lo scambio di sguardi e l’abbraccio con il dono della rosa che avviene tra Nino e Maria durante la Festa di Sant’Agata,Patrona della città di Catania, tra le grida della folla che invoca la Madonna.Nell’opera ci sono 2 bellissimi momenti uno è la personificazione del colera che si sdoppia rappresentato da un cantante ed una ballerina, potente figura allegorica, l’altro è quando la protagonista, poco prima di prendere i voti, vede la suora folle e ne riconosce il suo possibile futuro.
A livello musicale Bella ha fatto un’operazione molto intelligente mescolando vari stili infatti ci sono momenti musicali che rimandano alla tradizione cinematografica, altri che rimandano alla tradizione della canzone italiana ed altri che rimandano al ritmo della morte tipico della tradizione dell’opera sin dal 700.I numerosi giovani presenti in sala dimostrano come questo Melodramma Moderno è riuscito ad essere prettamente contemporaneo trattando temi sempre di grande attualità come : L’amore, la passione che se non corrisposta può portare alla follia, l’ingiustizia verso il mondo femminile,il problema dell’esistenza di Dio,la speranza, la fede, la tragedia dell’uomo e della donna,la cattiveria umana e la viltà rappresentata degnamente da Nino.
Il Sovrintendente del T. Bellini Roberto Grossi si può ritenere soddisfatto, producendo con un coraggio da leone, questo Melodramma Moderno di altissima caratura artistica (malgrado la giovane età di quasi tutti i componenti del cast) è riuscito a rendere ancor più forte il già esistente interesse del Mondo verso l’opera lirica Italiana infatti “ CAPINERA” il 12 sarà in scena a Tokyo, in Giappone e poi nei migliori teatri Internazionali Mosca, San Pietroburgo e via dicendo diffondendo la cultura Siciliana ed Italiana come solo le arti visive e la musica sanno fare ed il Melodramma le racchiude tutte e due.