Di Bianca Fasano.
Dice un “amico”,
ma restano presenti nella vita
di ciascuno
la volpe e il gatto,
sempre pronti a fare
ciò che compete
per poterti imbrogliare.
Sono vestiti di panni alla moda
e sembrano scorrere nel tempo,
si adattano alle esigenze della vita
ed hanno una competenza infinita.
Pinocchio non c’è più
perché il suo naso cresce con le bugie,
invece non appare bugiardo
quell’amico che ti tradisce
e neanche quel politico simpatico,
partito a fare soldi
facendo ridere
che ha cambiato sistema
per far soldi
e suda ed urla
per far del bene a te.
Ma altri non ti fanno neanche ridere
e col potere che non gli hai consegnato
con un voto
ti hanno giocato quel poco di guadagni
in busta paga
dandoti con la destra un contentino
e togliendoti la vita con la manca.
Ognuno, gatto e volpe,
si assomiglia,
in quanto appartenenti alla stessa
famiglia.
Famiglie di chi sa farsi i fatti suoi
facendo credere di farsi i tuoi.
Pinocchio, ti rimpiango,
burattino di legno
che sognavo da bambina
e canticchiavo ai figli nella culla,
oggi nel paese dei balocchi
ci siamo un poco tutti
e rischiamo di diventare tutti
un burattino.