La petizione a sostegno della candidatura dell’arte dei pizzaiuoli napoletani a patrimonio immateriale dell’Unesco ha superato l’obiettivo record di un milione di firme raccolte in tutti i continenti. Lo rende noto la Coldiretti che ha contribuito alla raccolta di quasi la metà grazie all’impegno della rete dei mercati degli agricoltori di Campagna Amica lungo tutta la Penisola ma anche in occasione di Expo dove il 25 giugno 2015 l’Italia ha conquistato il record mondiale ufficiale di lunghezza della pizza di 1595,45 metri che è stato iscritto Guinness World Records.

Un risultato che sarà presentato domani lunedi a Parigi nella sede mondiale dell’Unesco, dopo aver ricevuto il sostegno di molte istituzioni culturali e sociali, organizzazioni, professionalità e personalità con eventi in tutto il mondo: da Londra a New York, da Buenos Aires e da S. Paolo a Las Vegas fino al Giappone e all’Australia. Saranno consegnate ben un milione e 38mila firme con la partecipazione dell’Ambasciatore Vincenza Lomonaco, Rappresentante Permanente d’Italia presso l’Unesco, del Presidente della Fondazione UniVerde, già Ministro dell’Ambiente e dell’Agricoltura italiano, Alfonso Pecoraro Scanio , il Presidente dell’Associazione Pizzaiuoli Napoletani, Sergio Miccù e il Presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo.

La passione per la pizza è diventata planetaria con gli americani che – sottolinea la Coldiretti – sono i maggiori consumatori di pizza con 13 chili a testa ma gli italiani guidano la classifica in Europa con 7,6 kg all’anno, e staccano spagnoli (4,3), francesi e tedeschi (4,2), britannici (4), belgi (3,8), portoghesi (3,6) e austriaci, che con 3,3 kg di pizza pro capite annui chiudono questa classifica.