La Mostra impossibile dedicata a Leonardo, Raffaello e Caravaggio, allestita nel convento di San Domenico Maggiore ed inaugurata lo scorso 2 dicembre, sta riscuotendo un enorme successo. Prodotta e realizzata dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, con l’Associazione Pietrasanta Polo Culturale e la RAI, sotto il patrocinio del Forum Universale delle Culture di Napoli, nei primi 4 mesi ha, infatti, registrato quasi 50.000 presenze.
“Con la Mostra impossibile”, ha dichiarato l’Assessore alla Cultura Nino Daniele “si è inaugurato un sistema rivoluzionario fondato su di un rinnovato rapporto tra pubblico e privato che si rivela di giorno in giorno sempre più felice ed efficace. Il convento di San Domenico Maggiore è diventato così, in questi 4 mesi, un luogo deputato alla produzione di cultura: da antica fabrica ecclesiae a fabrica culturae, e con i suoi 50.000 visitatori si è affermato come meta turistica di primaria importanza”.
La chiave del successo dell’operazione intrapresa – continua Daniele- sta nella capacità di utilizzare un luogo di enorme suggestione culturale e storica con grande intelligenza organizzativa e manageriale: l’apertura al pubblico tutti i giorni fino alle 22.00, un biglietto di ingresso ad un prezzo accessibile a tutti ed integrato con le principali strutture museali del centro antico (Pio Monte della Misericordia, Museo diocesano, Chiostro di Santa Chiara, Area archeologica di San Lorenzo Maggiore e Sala del tesoro della Basilica di San Domenico Maggiore), le visite guidate a tema, l’arthour (happy hour dell’arte), i tantissimi eventi ospitati nella meravigliosa Sala del Capitolo, di altissimo valore culturale tra i quali, solo per citarne qualcuno, la lectio su Giordano Bruno di Aldo Masullo, “Sik Sik l’artefice magico” per l’inaugurazione dell’anno eduardiano, la presentazione dell’ultimo libro dedicato ai Genesis con la presenza di Steve Hackett, la master class con Leo Brouwer e tantissimi altri (concerti, presentazione libri, teatro.)
L’Assessore annuncia, pertanto, che la mostra resterà aperta fino a fine agosto e sarà ulteriormente impreziosita da 6 inedite macchine di Leonardo, frutto di un lavoro di ricerca che ha visto coinvolti l’Università Cattolica di Milano, l’Università di Firenze, la Scuola Normale di Pisa, il Museo Galilei ed il Museo di Vinci.