In Campania (così come in Liguria, Veneto, Toscana, Umbria, Marche e Puglia) si è votato il 28 marzo 2010 e i Consigli regionali scadono il 27 marzo 2015. Per legge spetta alla Giunta regionale convocare le elezioni, nell’ultima domenica utile prima della scadenza dei cinque anni ovvero il 22 marzo 2015. Con il comma 501 dell’articolo unico della legge 190/2015 il 23 dicembre si è stabilito però che la data del voto andava fissata in una domenica entro 60 giorni dalla scadenza, ovvero entro il 27 maggio 2015.
Il governo però ha scartato tutte le domeniche fino al 27 maggio per la presenza di festività cattoliche o ebraiche, Pentecoste compresa, di feste civili, nonché del raduno degli Alpini, ed è intervenuto nuovamente il 12 marzo 2015 con un decreto legge nel quale ha allungato il periodo di 60 giorni aggiungendo all’articolo le parole “o nella domenica compresa nei sei giorni ulteriori”. Ciò ha consentito al governo di indicare il 31 maggio 2015 come “election day” nei 515 Comuni e nelle 7 Regioni, invitando queste ultime “a voler indire i rinnovi dei Consigli regionali nella stessa data individuata per le elezioni amministrative”, ovvero appunto il 31 maggio.
La Regione Campania non solo non ha provveduto, ma non ha neppure predisposto la modulistica utile per la raccolta firme e la presentazione delle liste. Nello stesso tempo voci insistenti parlano di un ulteriore slittamento del voto a livello nazionale per la scoperta che il 31 maggio fa ponte con il 2 giugno. Ma se si votasse il 7 giugno i Comuni andrebbero al ballottaggio il 21 giugno.
Le legge 53/1990 all’articolo 14 e successive modificazioni prevede 180 giorni di tempo per la raccolta delle firme. Tale limite temporale indica il massimo; tuttavia in caso di scioglimento anticipato del Consiglio regionale di almeno 120 giorni “il numero minimo delle sottoscrizioni è ridotto alla metà”, ovvero in Campania 3.875 firme invece di 7.750. Se ne deduce che la legge vuole garantire almeno due mesi di tempo per la raccolta delle sottoscrizione delle liste: riducendo il numero necessario se i tempi dovessero essere inferiori.
Siamo quindi all’assurdo che nonostante non ci sia scioglimento anticipato bensì un prolungamento della consiliatura non si è riusciti a rispettare la regola dei 180 giorni per la normale raccolta delle firme e siamo ormai a poco più di 30 giorni dalla consegna della documentazione.
In particolare la Regione Campania:
- non ha convocato i Comizi elettorali per il 31 maggio 2015 nonostante l’indicazione nel comunicato del governo del 12 marzo 2015:
- non ha ripartito i 50 seggi fra le cinque province in base alla nuova popolazione risultante dal censimento del 2011
- non ha pubblicato modulistica e istruzioni relative alla presentazione della lista in tempo da garantire i 180 giorni per la raccolta delle firme.
La lista civica MO! – a tutela del cittadino elettore e di tutte le liste libere da collegamenti con partiti nazionali – chiede al presidente della Giunta regionale della Campania Stefano Caldoro di convocare senza indugio i Comizi elettorali e di pubblicare tutte le informazioni necessarie per una ordinata sottoscrizione delle liste e di dimezzare il numero di firme. La stessa si riserva di agire le vie legali qualora ci sarà una compressione dei diritti elettorali garantiti dalla Costituzione.
«Il giorno prima della scadenza ufficiale non si sa ancora niente e un Consiglio Regionale che resta in carica oltre i cinque anni stabiliti, non può cambiare le leggi una volta scaduti i termini – afferma Marco Esposito durante la conferenza stampa ricordando il tentativo, sventato grazie all’impegno della Lista MO, di alzare la soglia minima necessaria per eleggere dei rappresentanti in Consiglio Regionale, facendola passare dal 3% al 10%, ma solo per chi compete da solo, mentre in coalizione lo sbarramento è nullo – Noi non ci alleiamo con nessuno, siamo una lista per il territorio e ci confronteremo con tutti in maniera propositiva ».
Fra le proposte lo scontrino parlante con il quale la legge regionale obbliga la grande distribuzione e, a seguire tutta la catena d’acquisto, a riportare la percentuale di denaro che resta nel territorio dopo un acquisto.
Ma ci sono anche tanti risultati già raggiunti, perché la Lista non rappresenta un punto di partenza, ma di arrivo, del percorso di lotta di tante persone che hanno messo al centro della propria vita il riscatto della nostra terra – si tratta di persone come Lucio Iavarone, portavoce del Comitato Fuochi, Angela Procaccini Madre di Simonetta Lamberti, Angelo Forgione, scrittore, giornalista, blogger famoso per le sue inchieste, Enrico Inferrera, presidente di Confartigianato – in special modo negli ultimi cinque anni, dalla pubblicazione di ‘Terroni’ di Pino Aprile che è garante della Lista stessa e la nascita dalla pagina Briganti, con i suoi duecentomila contatti.
Ne sono un esempio le azioni legali condotte contro Rai 2 e Libero per offese alla dignità del popolo napoletano ed il ritiro del libro di storia per le scuole medie ‘La Terra dei Popoli’ edito dalla casa editrice La Scuola. «Metteremo in piedi un osservatorio giudiziario per portare avanti la difesa della dignità dei meridionali» dice Francesco Labruna, avvocato candidato della Lista presenta in conferenza stampa insieme a Flavia Sorrentino, portavoce del Movimento Unione Mediterranea che a tutt’oggi conta oltre trecento iscritti in tutt’Italia. «Nel mondo meridionalista ci sono tante sigle, noi abbiamo scelto di dar vita ad un’iniziativa aperta anche ad altri e di presentarci con un invito, MO che sottolineasse l’urgenza di agire».
Documentazione
Comunicato stampa del Consiglio dei ministri del 12 marzo 2015
ELECTION DAY
Disposizioni urgenti per lo svolgimento contemporaneo delle elezioni regionali ed amministrative (decreto legge)
Il Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro degli Interni, Angelino Alfano, ha approvato un decreto legge che, al fine di consentire lo svolgimento di tutte le consultazioni elettorali in un’unica data (election day), interviene sistematicamente per flessibilizzare l’arco temporale entro il quale
può realizzarsi la condizione per lo svolgimento in forma abbinata di tutte le elezioni stabilendo, con riguardo alle elezioni regionali, che la loro celebrazione può avvenire nella prima domenica successiva a 60 giorni dalla scadenza di mandato. La prima domenica utile risulta essere il 31 maggio 2015, pertanto la norma interviene stabilendo che l’elezione può essere celebrata anche nella prima domenica successiva alla scadenza del predetto termine dei 60 giorni.
Infatti, nella primavera prossima si svolgeranno sia le elezioni per il rinnovo dei presidenti e dei consigli di 7 regioni a statuto ordinario (Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Umbria, Campania e Puglia), sia il turno annuale di elezioni amministrative che interesserà, nelle 15 regioni a statuto ordinario, 515 comuni. Le elezioni amministrative si devono tenere, per legge, in una domenica compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno mentre le elezioni regionali, secondo quanto stabilito dalla Legge di Stabilità 2015, devono avere luogo “non oltre i sessanta giorni successivi al termine del quinquennio” . La norma di flessibilizzazione interviene considerato il fatto che le elezioni degli organi elettivi regionali si sono svolte domenica 28 marzo 2010 (con scadenza del mandato 27 marzo 2015), e che entro il 27 maggio 2015 non risulta possibile individuare una data idonea per la coincidenza del primo o secondo turno con Festività religiose cristiane o ebraiche (Pasqua, Pentecoste), con festività civili (Anniversario della Liberazione, Festa del Lavoro) o con altre ricorrenze rilevanti ai fini dell’affluenza al voto (Adunata annuale degli Alpini).
Il Consiglio dei Ministri invita quindi le Regioni a voler indire i rinnovi dei Consigli regionali nella stessa data individuata per le elezioni amministrative.
Norma che prevede il dimezzamento del numero di firme in caso di scioglimento anticipato di oltre 120 giorni
In caso di scioglimento del consiglio regionale che ne anticipi la scadenza di oltre 120 giorni, il numero minimo delle sottoscrizioni è ridotto alla metà
(Articolo 1, comma 3, sesto periodo, della legge 23 febbraio 1995, n. 43)
La disposizione, ovviamente, trova applicazione in tutti i casi di elezioni anticipate di oltre 120 giorni rispetto alla scadenza naturale del mandato.
Norma che indica in 180 giorni il tempo massimo per la raccolta delle firme
- Le sottoscrizioni e le relative autenticazioni sono nulle se anteriori al centottantesimo giorno precedente il termine finale fissato per la presentazione delle candidature».
- (Articolo 14, comma 3, della legge 21 marzo 1990, n. 53, e successive modificazioni)
=======================
Decreto-legge 17 marzo 2015, n. 27.
——————————————————————————–
dalla G.U. n. 64 del 18 marzo 2015
DECRETO-LEGGE 17 marzo 2015, n. 27
Disposizioni urgenti per lo svolgimento contemporaneo delle elezioni regionali ed amministrative
Entrata in vigore del provvedimento: 18/03/2015
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visti gli articoli 77 e 87 della Costituzione;
Visti gli articoli 117, secondo comma, e 122, primo comma, della Costituzione;
Visto l’articolo 7 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, in materia di svolgimento in un’unica data nell’arco dell’anno delle consultazioni elettorali;
Visto l’articolo 5, comma 1, della legge 2 luglio 2004, n. 165, recante disposizioni di attuazione dell’articolo 122, primo comma della Costituzione, come modificato dall’articolo 1, comma 501, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, in materia di durata degli organi elettivi regionali;
Ritenuta la straordinaria necessita’ ed urgenza di introdurre, in vista delle elezioni regionali e amministrative del 2015, disposizioni volte a realizzare le condizioni per il loro svolgimento abbinato, secondo il principio dell’election day;
Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 12 marzo 2015;
Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei ministri e del Ministro dell’interno, di concerto con i Ministri per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento e dell’economia e delle finanze;
Emana
il seguente decreto-legge:
Art. 1
Integrazione all’articolo 5 della legge 2 luglio 2004, n. 165
- All’articolo 5, comma 1, secondo periodo, della legge 2 luglio 2004, n. 165, e successive modificazioni, sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: “o nella domenica compresa nei sei giorni ulteriori”.
Art. 2
Entrata in vigore
- Il presente decreto entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sara’ presentato alle Camere per la conversione in legge. Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara’ inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
Dato a Roma, addi’ 17 marzo 2015
MATTARELLA
Renzi, Presidente del Consiglio dei ministri
Alfano, Ministro dell’interno
Boschi, Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento
Padoan, Ministro dell’economia e delle finanze
Visto, il Guardasigilli: Orlando
Comma della legge di Stabilità che prevede i 60 giorni oltre il termine del quinquennio come termine massimo per le elezioni regionali
- Ai fine di realizzare le condizioni previste dall’articolo 7, comma 1, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, e di ottenere i conseguenti risparmi di spesa, all’articolo 5, comma 1, secondo periodo, della legge 2 luglio 2004, n. 165, sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: «e le elezioni dei nuovi Consigli hanno luogo non oltre i sessanta giorni successivi al termine del quinquennio».