Il covid 19 che ha messo in ginocchio un Paese intero sotto tutti i punti di vista, e ha tenuto gli italiani “segregati” in casa per quasi due mesi, ora pare abbia rallentato la sua corsa all’accaparrarsi il nostro Bel Pese, facendoci tirare un respiro di sollievo. E piano piano, riunioni dopo riunioni del Governo, dei Governatori regionali, l’economia sarebbe pronta per ricominciare a girare. Tante le categorie delle quali abbiamo sentito parlare, tante le proposte (alle volte anche un po’ azzardate) che ci siamo trovati a leggere. Per tutte le categorie, o quasi, sono state fatte proposte di ri-apertura delle attività, scaglionate, per alcuni, rimandate nei prossimi mesi per altri. Una su tutte però non è mai stata presa in considerazione, o poco, quella dei parchi di divertimento, la categoria tecnicamente denominata: “spettacoli viaggianti”.
> La legge 18 marzo 1968, n. 337, all’articolo 1 recita “Lo Stato riconosce la funzione sociale dei circhi equestri e dello spettacolo viaggiante. Pertanto sostiene il consolidamento e lo sviluppo del settore”. Il riconoscimento e l’attribuzione da un lato della funzione sociale e dall’altro l’aperto sostegno allo sviluppo del settore fa si che in questo giro di boa, della cosiddetta “fase 2”, anche questa categoria dovesse essere menzionata. “Sono l’amministratore del parco più antico di Europa, Edenlandia di Napoli, il primo che aprì nel 1965, prima ancora di Disneyland Paris – spiega Gianluca Vorzillo, imprenditore campano. Il grande parco cittadino, risorto da poco meno di due anni, si estende su di una superficie di circa 40mila metri quadri, offre giostre storiche e moderne ed impiega tra risorse dirette ed indotto oltre 100 persone e le loro famiglie; sento il peso della responsabilità nei loro confronti, dello staff di consulenti e dei tanti bambini che per questa emergenza sanitaria sono stati costretti a restare a casa”. “Non posso ora che fare un appello a chi ci governa – continua Vorzillo – non posso pensare che gli esperti che da giorni lavorano al piano per la ripartenza del Paese possano essersi dimenticati del nostro settore, fiore all’occhiello di una Italia che basa il suo maggior indotto sul turismo e sul tempo libero”.
> I numeri che girano intorno a questo settore non sono da sottovalutare per la ripresa del Paese, soprattutto considerando che ora più di sempre le persone hanno bisogno di spensieratezza. “Allora – prosegue Vorzillo – nel nostro piccolo vorremmo poter ri-aprire considerando che un Parco Divertimenti all’aperto è il posto migliore per poter garantire il distanziamento sociale, permettendo allo stesso tempo un sano svago. L’Edenlandia, nello specifico, ha studiato un piano di azione tale da poter coniugare la sicurezza sanitaria con il divertimento, modificando l’organizzazione dei flussi di ingresso, il controllo degli avventori attraverso l’ausilio di termo scanner, la distribuzione di guanti e mascherine, processi di santificazione giornalieri ed il distanziamento sulle giostre. Abbiamo un appuntamento con la Regione Campania per la settimana prossima, siamo contenti che il Presidente De Luca non si sia dimenticato di noi. L’idea di poter aprire tutti i parchi cittadini, grandi e piccoli, ci fa ben sperare anche e soprattutto perché noi siamo anche un parco arboreo vincolato aperto al pubblico e che opera in spazi delimitati; quindi possiamo, regolando i flussi in ingresso, agevolmente garantire un accesso contingentato.
> Nella peggiore delle ipotesi invece, ci preme spingere affinché i nostri lavoratori riescano ad ottenere subito la cassa integrazione, come più volte promesso dal Governo centrale. Ormai le loro sincere scuse non ci bastano più”.
la Lettera. “Non dimenticate Edenlandia
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