Gentile redazione di “ Il Sud on Line,
mi chiamo Gianluca Fontana e, sono un idoneo al Concorso di Assistente Giudiziario, bandito dal Ministero della Giustizia, a novembre 2016.
Vi scrivo in riferimento al vs articolo, pubblicato in data 27/12/2019, dal titolo “ Intervista con Musacchio: Tutti i nodi della riforma della Giustizia” con il quale, egregiamente, si affronta la problematica relativa alla riforma ed all’efficienza del nostro sistema Giustizia.
All’uopo, condividendo tutte le riflessioni riportate, volevo porre altresì, alla vs attenzione, un aspetto che ritengo essere di fondamentale importanza e, che riguarda la drammatica carenza di personale amministrativo in cui versano tutti gli uffici giudiziari: carenze, che di fatto rendono il sistema , incapace di fornire quell’adeguata risposta di giustizia cui i cittadini hanno diritto. Per tale ragione, si è istituito un gruppo facebook, “Gruppo scorrimento graduatoria idonei assistenti giudiziari”, il cui fine esclusivo è quello di sollecitare e favorire, lo scorrimento integrale della suddetta graduatoria.
Invero, in questi giorni di acceso dibattito sul tema della prescrizione e della riforma della Giustizia, dove il principale problema della lentezza dei processi è indubbiamente legato alla cronica carenza di personale amministrativo negli uffici giudiziari, il Gruppo scorrimento graduatoria idonei assistenti giudiziari, stigmatizza con forza, la situazione di grave e paradossale lentezza che sta caratterizzando il piano assunzionale “ mai visto prima” promosso dal guardasigilli On. Alfonso Bonafede volto a mitigare con 8000 nuovi ingressi – da implementarsi nel triennio a venire – la gravissima carenza di personale amministrativo (circa 9000 ammanchi ad oggi), che il comparto giustizia vive dopo anni di tagli lineari, blocco del turnover e dei concorsi, che hanno fatto precipitare il comparto giustizia a posizioni di marginalità assoluta in Europa, con lapalissiane ricadute distruttive su investimenti, sulla domanda di giustizia dei cittadini, sulla qualità tout court della prassi democratica e sulla credibilità del paese nel suo complesso.
Nello specifico si vuole qui  denunciare come lo scorrimento integrale della nostra graduatoria – scaturita a seguito del concorso, il primo dopo venti anni, bandito nel 2016 dal Ministero della Giustizia per 800 posti per il profilo di Assistente Giudiziario è costato ai contribuenti italiani ben 4 milioni e mezzo di Euro – pur essendo stato integralmente finanziato, procede incredibilmente a rilento. Ciò a seguito della volontà politica di seguire il principio di assumere secondo il concetto della dotazione organica, ormai in verità superato dalla c.d. “riforma Madia” che introduce il criterio del fabbisogno: sarebbe sufficiente procedere alle rimodulazioni delle piante organiche in base al fabbisogno degli uffici giudiziari ed in coerenza con il Piano Triennale di Fabbisogno del Personale 2019 – 2021 aumentando così il numero di unità dei profili strategici, come appunto quello dell’assistente giudiziario – che può affiancare il giudice in udienza ed è qualificato alla gestione delle procedure informatizzate di nuova generazione, come ad esempio il Processo Civile Telematico – riducendo contestualmente il numero di unità in quei profili oramai anacronistici, come ad esempio gli ausiliari, i quali non sono qualificati per le mansioni qui citate, ma non risulta che l’Amministrazione stia operando in questo senso, anzi, stando alle ultime dichiarazioni del Ministro Alfonso Bonafede, rilasciate in audizione presso le commissioni giustizia di Camera e Senato, l’intenzione è quella di fare del mero turnover per il profilo andando a coprire cioè le cessazioni che ci saranno in futuro nel profilo di assistente giudiziario, questo mentre il ministero punta su un piano assunzioni e bandi concorsuali che non daranno frutti prima del prossimo autunno creando una vera e propria emorragia, laddove nei prossimi mesi le carenze già gravi aumenteranno di alcune migliaia anche per effetto della “quota 100”.
  In altri termini, mentre il paese combatte la sua battaglia per la “giustizia giusta”, mentre si continua a morire per “mala giustizia”- si veda la tragedia di Torino ed altre che silenziosamente si compiono quotidianamente sotto gli occhi di noi cittadini inermi – per il semplice fatto che un atto non è stato notificato PERCHE’ MANCA IL PERSONALE AMMINISTRATIVO ed il delinquente già condannato è libero di scorrazzare impunemente per le strade, vi sono degli idonei in graduatoria che tardano – INSPIEGABILMENTE – ad essere chiamati!
Riteniamo che sia giusto che i cittadini siano messi al corrente di quello che realmente accade nella Giustizia al di là degli slogan e delle frasi d’effetto.
Vorremmo pertanto lanciare un appello ai gruppi parlamentari ed alle forze politiche tutte affinché si facciano promotori di un emendamento, già redatto, da presentare in occasione della riforma del processo breve, volto ad assumere in soprannumero gli idonei assistenti giudiziari rimasti in graduatorianel tentativo di porre un freno, come già spiegato, all’emorragia che si avrà nei prossimi mesi per effetto delle cessazioni in tutto il dipartimento, laddove l’amministrazione non potrà provvedere ad assunzioni ad esito dei concorsi banditi o da bandire prima del prossimo autunno e la suddetta graduatoria rimane l’unico strumento fino a quella data.
Lo scenario che si prospetta in conclusione, qualora l’amministrazione non provveda alla rimodulazione delle piante organiche, qualora non si assuma la parte restante della graduatoria in soprannumero, qualora dovesse cadere il Governo ed alla luce dell’incredibile riduzione di validità della graduatoria, è uno scenario catastrofico dove la graduatoria degli Idonei Assistenti Giudiziari rischia di scadere lasciando fuori centinaia di giovani meritevoli, qualificati, nativi digitali e risultati idonei a servire il Paese in un contesto dove la Giustizia con la “G” maiuscola annaspa e chiede personale per poter sopravvivere.
A questo proposito, allego alla presente, sia il comunicato stampa che abbiamo deciso di inoltrare a tutte le testate di maggiore rilievo, sia la copia dell’emendamento da noi redatto.
 Nel ringraziarVi per l’attenzione concessa, Vi preghiamo di dare spazio nei vostri futuri articoli riguardanti il tema della giustizia, anche al nostro punto di vista.