La guerra per la bonifica della So.Ge.Ri
L’approvazione del progetto definitivo della messa in sicurezza di emergenza è un passo fondamentale per il recupero dell’area per i seguenti motivi: – è stata prevista, a seguito di nostre osservazioni, la rimozione di tutti i rifiuti di apparecchiature elettroniche ed elettriche (stimate in centinaia di tonnellate) ; – sarà rifatta completamente la recinzione e sarà attivato un piano di monitoraggio su tutte le componenti ambientali; – con il capping (copertura dell’area tale da renderla impermeabile) si eviterà che dopo piogge intense, le acque si infiltrino nell’ammasso di rifiuti e continuino a produrre percolato; – sarà completato il piano di caratterizzazione di tutta l’area a seguito del quale sapremo effettivamente cosa è stato sepolto e come sarà possibile proseguire con le bonifiche. La nostra guerra sulla So.Ge.Ri. è giunta solo alla prima battaglia vittoriosa. Con il capping non si produrrà più percolato che, attualmente, va nei canali di raccolta e direttamente nel Canale Agnena, cioè a mare. Il piano di caratterizzazione, con perforazioni profonde dentro tutto l’ammasso, ci dirà cosa è stato scaricato negli ultimi 40 anni. Senza piano di caratterizzazione è impossibile programmare la bonifica, perché senza sapere che tipi di rifiuti sono stati scaricati non è possibile fare una stima economica. Da una stima di massima è possibile ipotizzare una cifra vicino ai 300 milioni di euro per la completa bonifica dell’area. Su questo punto continueremo la nostra battaglia, perché le istituzioni vogliono procedere con una messa in sicurezza permanente, cioè spendere circa 40 milioni con una serie di barriere profonde tutto intorno all’area per evitare che il percolato si diffonda ancora in profondità, ma vogliono lasciare tutto l’ammasso nel posto in cui già si trova. Noi vogliamo la bonifica di tutta l’area, compresa la verifica della Bortolotto. Noi vogliamo, inoltre, una videosorveglianza dell’area e, in merito, a breve potremo forse aggiungere un’altra piccola vittoria grazie alla collaborazione tra Sogesid e Provincia di Caserta. In conclusione, il nostro pensiero, da anni immutato è il seguente: LA MERDA DELLA SO.GE.RI NON LA VOGLIAMO PIU’ A CASTEL VOLTURNO E L’AREA DEVE ESSERE BONIFICATA. Questo concetto è stato ribadito dall’ing. Angelo Morlando, sia nel convegno del 29 novembre alla provincia di Caserta, sia nella Conferenza dei Servizi del 9 dicembre negli uffici della Regione Campania. Restiamo disponibili per rispondere ad ulteriori domande inviandole a: angelo.morlando@libero.it