Ma in Italia c’è davvero la fuga dei cervelli? ecco la lettera di Paolo Balduzzi pubblicata sul Corriere della Sera in risposta alla polemica aperta da Severgnini.

“Caro Severgnini, ci leggo citati in una lettera pubblicata da Italians qualche giorno fa (‘La ‘fuga dei cervelli’? Uno strabismo statistico’) e, benchè la citazione non sia lusinghiera nelle intenzioni di chi le ha scritto, non posso nascondere un certa soddisfazione per il fatto che la nostra attività  sia ritenuta il benchmark per chi vuole affrontare l’argomento della fuga, o circolazione, dei talenti (www.italents.org). Nella lettera si parla di strabismo statistico, cui l’autore contrappone quello che potremmo definire uno strabismo aneddotico, poichè si sofferma solo sul caso di Londra.

I paesi in via di sviluppo e l’Italia

Nessuno può certo negare che la fuga dei cervelli riguardi quantitativamente di più i Paesi in via di sviluppo; ma certamente sorprende in Italia, perchè noi dovremmo confrontarci con nazioni che oltre a cedere i propri talenti sono anche in grado di riceverli dall’estero. Da noi il segno del bilancio dei talenti è sempre negativo, e nessuno statistica potrà  mai negarlo. Che fare? Piangerci addosso? Tutt’altro! L’attività  di Italents è mirata a studiare una realtà  di cui tanti parlano ma di cui nessuno conosce la reale dimensione (i dati AIRE sono drammaticamente incompleti e insufficienti) nè tanto meno i reali costi e benefici. Nessuno di noi si sogna di impedire a chi vuole emigrare di farlo; anzi: la nostra ambizione è di capire le ragioni di queste scelte, di mettere in contatto chi risiede all’estero con chi ci vuole andare, e di fare conoscere a chi volesse tornare quali opportunità  ha per farlo. Di trasformare, per dirla con uno slogan, la fuga in circolazione.

 Non voglio approfittare ulteriormente di questo spazio per descrivere la nostra attività , che lei già  conosce bene. Mi basta concludere con l’invito, a tutti gli interessati, di venire a trovarci a Napoli in occasione del nostro prossimo evento MeeTalents (www.meetalents.it), dove continueremo a raccontare le storie e i numeri di questo fenomeno. Paolo Balduzz