“Festa di Montevergine”: in scena al Teatro Sannazaro
Sacro e profano, tra passato e presente. Il passato delle tradizioni incarnate nelle gesta di un mito indimenticato del teatro come Luisa Conte e il presente che ha il volto di Lara Sansone, professionista delle scene che ha saputo rinverdire e rivitalizzare le tradizioni del patrimonio culturale napoletano, unendo l’esperienza di alcuni attori con la passione degli altri più giovani. Questo e molto più è la “Festa di Montevergine”, in scena al Teatro Sannazaro 27 anni dopo. Una scommessa, un progetto imprenditoriale a cavallo tra passato e presente, uno spettacolo incredibilmente coinvolgente. Il testo di Viviani rivive nel tempio di Chiaia regalando al pubblico un susseguirsi di emozioni cadenziate da momenti di devozione, alternati a ritmo di tammorra: lo spettatore viene rapito nelle tradizioni, fuse in un mix di folklore e religiosità con l’incenso che si diffonde nel teatro, facendo sprofondare il pubblico nell’atmosfera di Montevergine. Scenografia essenziale ma particolareggiata che lascia spazio, nel corso dei tre atti, a trasformazioni inattese e che riesce a prender vita finanche con un asino che attraversa la sala arrivando ai piedi del palco. Riso e sorriso alternati alla riflessione in una trama che unisce sacro e profano per diventare commedia: in perfetto stile Viviani! In un teatro trasformato in piazza, che richiama con dovizia di particolari al tempo che fu, riprende vita la Festa di Montevergine in scena fino all’8 dicembre visto lo straordinario successo di pubblico. Sul palco si alternano giovani promesse del teatro come uno strepitoso Lucio Pierri, o l’incisivo Vincenzo De Lucia, con volti noti del panorama teatrale che calcarono le stesse scene, recitando lo stesso testo, ma con Luisa Conte. Oggi la regia scorre nello stesso sangue, quello di Lara Sansone che ha saputo sapientemente guidare una compagnia variopinta capace di trasmettere passione e arte in un percorso corale che attraversa e anima il teatro Sannazaro, in due ore di pura emozione. Se non bastassero i 30 attori in scena, le luci, le musiche e i colori, vengono distribuiti agli spettatori vino e taralli tipici della festa di Montevergine per gustare il sapore delle antico evento. Sul palco il pathos passa attraverso la mimica facciale di Ingrid Sansone, irresistibili poi i duetti tra Lucio Pierri e Lara Sansone, che conducono la sala alle risate fino alle lacrime. Passione e professionalità spaziano tra melodie storiche del pentagramma partenopeo sullo sfondo di un’organizzazione curata fin nei minimi dettagli da Sasà Vanorio. Nel 1986 la festa di Montevergine fu la scommessa vinta da Luisa Conte: 27 anni dopo, Lara Sansone mettendo in gioco il passato con coraggio, conferma e supera un successo che rende onore alla consolidata tradizione del Sannazaro, tempio della migliore arte teatrale di Napoli.