Il Mezzogiorno vanta una posizione di rilievo in ambito nazionale nella filiera abbigliamento-moda, con un fatturato delle imprese pari a 6,6 miliardi di euro, un valore aggiunto di 2,3 miliardi di euro, 2,2 miliardi di export e circa 20mila imprese attive.
Una componente rilevante è quella della Campania che si conferma come la Regione dove questo settore è più fortemente radicato e dove alcuni indicatori sono anche più elevati della media nazionale. In Campania il valore aggiunto del settore sul totale manifatturiero è del 10,1% dato superiore a quello nazionale (9,7%) e quello medio del Mezzogiorno (8,3%). Anche su altri indicatori, come fatturato (10,5%), export (12,4%) e occupati (16,2%) i valori della Campania in rapporto al settore manifatturiero nel suo insieme sono superiori a quelli medi nazionali e del Mezzogiorno.
A rilevarlo la ricerca realizzata da Srm (Centro Studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo) dal titolo “Un Sud che innova e produce. La filiera abbigliamento-moda”, presentata oggi nel corso di un convegno nella sede del Banco di Napoli.
“Questa ricerca – spiega Paolo Scudieri presidente di Srm – rappresenta la continuazione di una serie di approfondimenti sui settori manifatturieri. Dopo Aerospazio, Automotive e Agroalimentare, Srm si sofferma ora sulla cosiddetta quarta “A”: la filiera dell’Abbigliamento-moda. Il nostro intento è di mettere luce sulle filiere eccellenti del Mezzogiorno, nelle quali c’è capacità di fare impresa, e di internazionalizzazione. Un Sud diverso da quello che si descrive comunemente, che sa innovare e produrre”.
Gli fa eco Maurizio Barracco presidente del Banco di Napoli che sostiene:“Il settore moda è uno dei principali asset della Campania. La sua storia imprenditoriale ci ricorda che il nostro territorio è ricco di realtà positive che vanno sostenute per favorire la ripresa reale e duratura dell’economia territoriale. Su questa direzione è il convegno che affronta la fondamentale tematica dell’innovazione, dell’internazionalizzazione e della crescita della filiera in tutte le sue principali componenti produttive e distributive. Qualità della produzione e capacità di competere sul mercato globale sono condizioni fondamentali per lo sviluppo del settore”.
Per Franco Gallia, direttore regionale Intesa Sanpaolo: “L’incontro di oggi ci fornisce la chiara percezione che il sistema d’impresa e le dinamiche imprenditoriali si stanno trasformando e orientando verso un nuovo modello competitivo. Ciò rende possibile definire migliori relazioni e più efficaci sistemi di finanziamento e di servizio alle imprese in un rapporto di condivisione di obiettivi tra banche e imprese del territorio che ci consente di supportare la nascita e lo sviluppo di nuove aziende e accompagnare e sostenere quelle già esistenti in un mercato sempre più complesso”.
Mentre Giovanni Costa, vicepresidente del Consiglio di Gestione di Intesa Sanpaolo annuncia: “Il Gruppo Intesa Sanpaolo erogherà quest’anno a famiglie e imprese 37 miliardi di nuovo credito a medio-lungo termine che si aggiungono ai 27 erogati nel 2014. Questo è solo un aspetto del nostro contributo all’economia reale. L’impegno del Gruppo e del Banco di Napoli in questa giornata sul sistema tessile-abbigliamento-calzatura dimostra la nostra attenzione ai nuovi fenomeni di aggregazioni di rete che noi vogliamo valorizzare con il rating di filiera che contribuirà ad aumentare la capacità d’investimento e lo spirito imprenditoriale in un settore fondamentale per l’economia del Paese e del Mezzogiorno”.