Proseguono le analisi e le ricerche sulla sfortunata Balenottera comune ritrovata morta nel fondale del porto di Sorrento il 14 gennaio scorso.
L’ Area Marina Protetta Punta Campanella- che ha seguito la vicenda sin dall’inizio anche perché partner di un progetto di tutela dei cetacei proprio con il Cert, LifeDelfi, progetto cofinanziato dalla Commissione Europea e coordinato dal Cnr- è stata informata che l’esemplare, con buona probabilità, sia stato ritrovato nel catalogo di fotoidentificazione di Tethys, l’istituto di ricerca che si occupa da decenni di cetacei.
La pinna dorsale ha una tacca molto caratteristica, presente anche in un individuo fotografato nel giugno 1994 dai ricercatori di Tethys a bordo della nave “Urania” durante una spedizione assieme all’ITBA del CNR al largo della Costa Azzurra, e chiamato in onore della nave. “Purtroppo non possiamo avere la certezza assoluta dell’identificazione perché la balenottera morta aveva ormai perso gran parte della pelle-dice Maddalena Jahoda del Tethys-Oltre alla forma della pinna dorsale, gli individui di questa specie si identificano anche da chevron e blaze, le caratteristiche sfumature bianche dietro alla testa, sul lato destro, variabili da individuo a individuo. La pinna dorsale però, fotografata dagli esperti del CERT che hanno eseguito di recente la necroscopia, paragonata a quella dell’animale avvistato 26 anni fa, fa pensare ragionevolmente che, purtroppo, abbiamo perso una “vecchia” conoscenza.”.