“C’è assoluta delusione e un senso di profonda ingiustizia. Credevamo fermamente, dopo un’ora di dibattimento, di aver convinto la Corte d’appello a utilizzare lo stesso metro utilizzato per Muntari, il precedente che avevamo richiamato, e ad avere la forza di dare un calcio al razzismo. Non è avvenuto e oggi siamo tutti più poveri ma al contempo ci sentiamo tutti un po’ più Koulibaly”. Lo ha detto Mattia Grassani, legale del Napoli, a Sky Sport, dopo l’esito negativo del ricorso contro la squalifica del difensore senegalese. La Corte d’appello Figc ha confermato anche il secondo turno di squalifica inflitto al giocatore per l’espulsione rimediata con l’Inter che lo costringerà a saltare la sfida con la Lazio. “Oggi Koulibaly è stato un grande uomo prima ancora di un grande atleta. Ha fatto una ricostruzione a dir poco commovente, raccontando l’imbarazzo e la vergogna nel riferire alla madre le ragioni per le quali aveva compiuto quel gesto, per cui si è anche scusato e che ha mille attenuanti”, ha aggiunto il legale del club partenopeo, secondo il quale l’accoglimento del ricorso “avrebbe significato dare un segnale e dimostrare che il sistema vuole voltare pagina”