Di FAUSTA TESTAJ’
In Concorso All’Off9 quest’anno c’è anche il bel film con M. Buy e S. Accorsi di Maria Sole Tognazzi “VIAGGIO SOLA.”Storia di una donna che viaggia e vive da sola non perchè costretta ma perchè le sta bene così una donna che non ha famiglia e neanche un lavoro sicuro, si accerta che gli hotel a 5 stelle rispettino lo standard di lusso, una donna indipendente sia dal punto di vista lavorativo che da quello familiare che fuoriesce dallo stereotipo della donna forzatemente vogliosa di marito e figli.
- Se qui all’Ortigia Film Fest come giurato dei lungometraggi qual’è l’elemento fondamentale che ti farà votare un film piuttosto che un altro?
R: Io sono stata in giuria al Festival di Venezia, dove eravamo 9 persone allora lì ogni singolo voto unito ad altri in effetti poteva essere determinante, qui invece siamo in 3 ed il voto singolo non ha peso quindi sarà più una discussione per capire quali sono i film che ci hanno colpito di più e sulla base del giudizio di tutti e tre troveremo un vincitore comune piuttosto che dare un singolo voto.Io devo dire la verità sono una che va molto al cinema vado a vedere con molto interesse anche i film dei registi esordienti ed essendo Ortigia un Festival di Opere Prime e Seconde e di Debbutti i film qui presenti li avevo già visti tutti e devo dire che ci sono delle opere interessantissime, credo che saremo un pò in difficoltà.Io ho già delle mie preferenze perchè ci sono stati dei film che ho amato veramente tantissimo e cercherò di andare diplomaticamente incontro ai gusti di M. Giallini e Fabio Ferzetti, i mie colleghi giurati, non credo che in un Festival così delicato ci metteremo a litigare, ci sono delle belle opere e sarà solo un piacere trovare un elemento comune per far vincere qualcuno.
- Tra queste belle opere c’è il tuo film “VIAGGIO SOLA”con M. Buy e S. Accorsi
R: Quando mi hanno comunicato che ero in giuria, mi hanno detto che era carino fare anche un film mio e mi hanno domandato quale volevo, istintivamente loro mi avevano chiesto di portare:”IO E LEI” sempre con la Buy e con la Ferilli dato che è il mio ultimo film, però dal momento che non è un film nuovo, è uscito 2 anni fa, che l’ho portato la scorsa estate nei Festival e nelle arene con tutto, che come tutti i miei film , l’ho amato tanto, ho pensato che era più giusto portare VIAGGIO SOLA che è stato il mio primo vero successo.
- Anche perchè si adatta di più al tema del Festival “VITA E RIBELLIONE”
R: Questo non loso, forse “IO E LEI” dato che parla di un rapporto lesbico, è ancora più attuale e vicino alle problematiche di oggi, noi lo abbiamo scritto 3 anni fa e si discuteva delle unioni civili,che poi sono state fatte, quando noi stavamo girando.
- VIAGGIO SOLA per te ha un valore particolare?
R: Si, ha un valore per me come regista è il film che non mi aspettavo di fare e mi ha sorpreso il grande riscontro di pubblico che ha avuto, ha rappresentato un cambiamento nella mia piccolissima carriera, prima avevo girato 2 film che erano andati così così uno era “PASSATO PROSSIMO”dove c’era la Cortellesi, V. Cervi, Favino, Santamaria, Gioè eravamo tutti molto piccoli e l’altro era “L’UOMO CHE AMA”con Favino.E tra il Primo ed il secondo film, a differenza di tanti registi che ci sono qui ad Ortigia che l’anno dopo il loro primo successo sono pronti a girarne un altro, io ci ho messo 5 anni prima di poter girare il secondo.ero molto giovane PASSATO PROSSIMO l’ho scritto a 28 anni, dopo 5 anni ho fatto L’UOMO CHE AMA poi è passato ancora altro tempo prima di fare VIAGGIO SOLA nel frattempo ho dedicato un documentario a mio padre, prodotto dalla 7 con cui ho aperto nel 2010 il Festival di Roma per l’anniversario dei 20 anni della morte di papà.
- Di VIAGGIO SOLA ci doveva essere anche un remake Americano
R: Si, ancora non l’hanno fatto ma i diritti sono stati acquistati dall’America dai produttori di Good Wife
- Il film ha avuto un successo Internazionale
R: Si,uscì credo in tutto il Mondo negli Stati Uniti, in Brasile, in Argentina, in Giappone e continua ad uscire, il mio amico regista, Vincenzo Marra, 2 mesi fa è andato a Santiago del Cile mi ha mandato la locandina dicendo :”guarda nel cinema sotto casa mia è uscito Viaggio Sola”.Sono così legata a questo film fortunato e alla possibilità che mi ha dato di continuare a fare questo mestiere, perchè se oggi sono ancora regista lo devo proprio a questo film che ritengo sia quello che mi ha confermato un’identità.
- Nel Documentario “RITRATTO DI MIO PADRE” ho notato che c’è poco della sua filmografia è stata una tua scelta?
R: Il Documentario non aveva un grande budget, per poterci inserire tutti i film di mio padre, che sono più di 100, non sarebbero bastati i soldi, questa problematica mi ha fatto fare la scelta di non mostrare la filmografia di Tognazzi come in modo esaustivo hanno fatto altri documentari della RAI o di Sky,che avevano a disposizione quello che volevano perchè ne possiedono i diritti, ma di raccontare l’uomo, il rapporto mancato, cerco di raccontare e di ritrovare un padre che ho avuto la sfortuna di vivere poco perchè quando lui è morto io avevo 18 anni e questa è diventata la forza del film . Ho mostrato, tranne le immagini del Vizietto e di Amici Miei, le uniche comprate e che non ho potuto fare a meno di mettere,le cose meno conosciute di Ugo come i 5 film da regista che mio padre ha fatto ai quali ho dedicato un capitolo del documentario oppure “I sei personaggi in cerca d’autore”che ha fatto al Teatro in Francia ma soprattutto ho raccontato com’era lui e questo ha reso il film meno esaustivo rispetto alla carriera ma più personale.
- Le musiche sono di Sergio Cammeriere
R: Anche lì c’era una motivazione perchè Cammeriere è un amico di famiglia conosce Giammarco da tanti anni
- Hai avuto da subito le idee chiare su come realizzare il format del documentario?
R: Si, io sapevo di avere in casa molti filmati super8 miei, quindi non li dovevo pagare a nessuno, alcuni erano adirittura dei backstage dei film di L.Salce di Ferreri, dei filmati che avevano un valore enorme ho detto:Voglio usare quelli e sopratutto voglio mischiare i formati”infatti sono passata dalle romantiche immagini dei super8 al digitale di oggi, le interviste a Bertolucci e M.Piccoli erano girate in digitale,alla pellicola dei pochi film che ho potuto mettere che erano in 35millimetri, alle videocassette cioè agli ultimi filmati fatti in casa da noi con le prime telecamere alla fine degli anni 80 con le immagini tutte sgranate alla TV perchè avevo anche della roba presa dalla Rai anche queste tra le poche cose comprate, le tue scelte quando non hai i soldi sono veramente ragionate io dovendo scegliere ho scelto il meglio non di Ugo, ma il meglio per questo tipo di film.
- Tu hai iniziato al Teatro come assistente alla regia di G. Base
R: La verità è che sempre in quel periodo di 18 anni quando è venuto a mancare papà, dalla campagna ci siamo trasferiti a Roma avevo bisogno di cambiare un pò la mia vita, d’iniziare a lavorare, mio fratello Giammarco, che è più grande di me, aveva messo su una compagnia teatrale insieme a G. Base A. Ponziani ed altri e fecero un piccolo spettacolo in un teatro Off di Roma che in quegli anni andava tantissimo, l’ARGO’, lo spettacolo era :”CRACK”ed io 18enne arrivata a Roma in un momento delicato della mia vita mi attaccai molto a mio fratello perchè con la morte di mio padre avevo perso dei riferimenti quindi senza nessun tipo di ambizione mi misi a dargli una mano poi CRACK divenne pure film e mi ritrovai a fere l’assistente alla regia di G. Base anche nel film, comincia a lavorare con questa casa di produzione di Bonivento che si chiamava la Numero Uno Internazional ,mi trovai bene, loro si trovarono bene con me e mi richiamarono anche per il film successivo l’ho fatto per 10 anni e poi tutto il resto è avvenuto a poco a poco.