Davide Cardullo, nato a Messina nel 1989. Tra i quindici e i vent’anni speaker radiofonico per radio Zenith Messina, ha scritto per Messina7.it. Nel 2017 entra in Siciliani Liberi e ne viene nominato delegato all’assemblea nazionale in rappresentanza del Distretto di Messina. Laureando in storia, nonché fondatore del MSA (Movimento Siciliano d’Azione) nel 2021 e dell’Associazione Stupor Mundi nel 2022.
Ci puoi parlare di questa associazione?
Stupor Mundi praticamente è l’amore della mia vita, è un’associazione culturale che ho fondato insieme a delle mie carissime amiche: Tiziana Puglisi, Maria Grazia La Torre, dove ci occupiamo di valorizzare e conservare la tradizione culturale siciliana. Tra l’altro abbiamo una collaborazione con l’Università di Messina, attraverso il progetto del Prof. Raffaele Manduca e del Dott. Placido Currò “Costruire Storie”.
Interessante, credo che in futuro possiamo dedicare un articolo su di essa, ma ora torniamo a questa intervista. Si parla tanto di queste elezioni provinciali. Pensi davvero che finalmente si faranno a aprile di questo anno?
Pensare non costa nulla, queste sono le voci di corridoio. Ma credo che questa sia semplicemente una mera speculazione da parte della politica siciliana per provare a ricollocare i vari compagni di merende che non sono stati eletti. Personalmente mi auguro che non si facciano, perché ritengo che abbiamo già fin troppi politici ai vertici a discapito di unapparato burocratico inadeguato e inefficiente. Pertanto sarebbe meglio destinare queste risorse nel rinnovamento dell’amministrazione, investendoli in dirigenti e funzionari giovani, capaci e qualificati.
Interessante punto di vista il tuo. Secondo te, se si faranno. Chi potrà votare? Cioè saranno a suffragio ristretto o universale?
No, dovranno essere a suffragio universale. Abbiamo fatto tanto per ottenere la libertà di voto.
Quali cambiamenti o benefici potranno portare alla nostra Sicilia, se saranno a suffragio universale?
Secondo me non avranno comunque nessuno beneficio. Perché come ho già detto, servono più persone negli uffici e meno poltrone in politica, che tra l’altro vengono mantenute con le nostre tasse.
Con chi pensate di allearvi alle prossime elezioni, anche non provinciali?
Abbiamo già contattati con diversi partiti, movimenti e gruppi civici in tutta la Sicilia, senza pregiudizi, poiché MSA sin dalla sua fondazione ha respinto l’ideologia a beneficio degli ideali, in quanto siamo popolo che lotta con e per il popolo e questo in passato ci ha spesso portato a rifiutare posizioni comode sia a livello personale che di struttura. Detto ciò, al momento la forza politica con cui ci sentiamo più in sintonia è Pace Terra e Dignità, fondata dagli amici Michele Santoro e Raniero La Valle, con i quali ci siamo incontrati grazie alla preziosa mediazione del Prof. Saverio Di Bella, una figura centrale e insostituibile nella mia vita. PTD è l’unica forza che si batte realmente per la pace e la fine della corsa agli armamenti, d’altronde anche noi siamo sempre stati avversi a sperperare denaro per generare morte, piuttosto che per migliorare le condizioni di vita dei cittadini, condizioni di vita che ad oggi sono divenute insostenibili.
Davvero funesto.
Si, per questo la riforma della sanità pubblica occupa un posto prioritario nel nostro partito. Vede, a noi non interessa avere nostri candidati eletti, non ci interessa occupare gli scarni della vecchia e mala politica, ma ci interessa che i problemi che affliggono i nostri fratelli, il nostro popolo vengano risolti, In un modo o nell’altro.
Sempre pacificamente, naturalmente.
Naturalmente, la non violenza è unelemento cardine della nostra cultura, gli indipendentisti siciliani hanno riposto le armi nel 1945 e anche all’epoca, come ebbe a dire un grande siciliano come Attilio Castrogiovanni, la nostra lotta mirava a sacrificare eventualmente la nostra di vita e mai quella degli altri.
Adesso la domanda spinosa. Quale è il vostro programma elettorale?
Il nostro programma elettorale è in via di definizione, in via di discussione.
Partendo dal presupposto che il fine ultimo è quello di rendere la Sicilia una nazione libera sovrana e indipendente, seppur fermamente europeista e europea, la nostra azione programmatica è mirata a mettere in luce e offrire soluzioni alle drammaticità che affliggono il territorio e il popolo siciliano.
Temi come il dissesto idrogeologico dell’isola, la chiusura delle fabbriche di morte quali sono diventati i poli petrolchimici, l’innovazione in campo energetico, la transizione ecologica e l’immediato adeguamento infrastrutturale, in primo luogo quello ferroviario, andando ad adoperare reti MagLev, sono senz’altro centrali, ma non dimentichiamo neanche quei diritti umani sanciti dalla Carta dei diritti dell’uomo del dicembre 1948, i quali da ormai quasi ottant’anni non trovano applicazione né in Sicilia, né tantomeno -va detto- in Italia. Mi riferisco in particolare all’art.22 sulla sicurezza sociale, all’art.23 sui diritti dei lavoratori, così come all’art.25 il quale sancirebbe un tenore di vita dignitoso per ogni essere umano o l’art.26 circa il diritto all’istruzione.
Sei strato molto gentile e molto disponibile ti faccio l’augurio di rimanere sempre cosi e di non cambiare mai. In bocca al lupo e grazie mille.
Prego e viva il lupo.
MARIA LUPICA