La bartender di Palermo che ha stregato il mondo coi suoi cocktail unici, Chiara Mascellaro
Do il nostro benvenuto ad una palermitana dalla nascita come me, Chiara Mascellaro, classe 90. Per un periodo ha vissuto e lavorato a Londra nella ristorazione, ora è tornata nella terra natia per restare e valorizzarla.
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Piacere di averti come ospite: i tuoi drink hanno in se tutto l’amore che nutri per la nostra Sicilia e la sua tradizione. Come e dove hai cominciato ad appassionarti? Tu non sei figlia d’arte.
Un po’ per caso: Dopo la maturità in pedagogia ho iniziato a frequentare in corso di bartender, grazie al quale ho trovato subito lavoro. Non era il lavoro che immaginavo di fare, ma me ne sono innamorata molto presto e mi ha dato molte soddisfazioni
Chiara, non si vedono molte bartender donne, poi tu hai sbaragliato ben 45 agguerriti partecipanti nell’ultima competizione. Complimenti.
Grazie
Onore al merito. Quale è stato il drink che ti ha fatto conquistare la palma della vittoria?
Ho vinto due competizioni importanti: Con il drink Rosalia sono arrivata prima al mondo, la competizione è “Margarita of the year”, ovvero una competizione che chiede di creare una rivisitazione del Margarita. In questo mio drink l’ingrediente principale sono le rose, in onore di Santa Rosalia e di Palermo.
Allora viva Palermo e Santa Rosalia
Ahhhh. Un altro campionato che ho vinto con il “Porta Felice”, ma a livello nazionale, che mi ha portato al campionato mondiale dove non ho vinto.
Sei arrivata seconda?
Qui non si ha un secondo o un terzo posto: o si vince o si perde.
Un vero peccato. Pensi anche di creare un drink analcolico?
Si, già ne ho creati, il mio preferito è un drink che si chiama “Makari”. Fatto con acqua marina depurata, una gassosa naturale siciliana, del succo di limone e zucchero aromatizzato con menta e basilico che si conferisce un affetto balsamico. Molto buono.
Non vedo il momento di assaporarlo. È molto richiesto?
È molto richiesto soprattutto in estate, perché è pieno di sali minerali, un vero toccasana nelle giornate calde e afose.
Certo. Sappiamo che non sei figlia d’arte. Ma chi ti ispira i tuoi drink?
Mia nonna Emilia che era di Petralia Soprana, amava fare liquori in casa e da lei ho imparato molto.
Ci avrei giurato che ti ispiri alla nostra tradizione più autentica. Ma io so che questa non è stata la più importante competizione che purtroppo hai dovuto combattere e fortunatamente hai vinto. Ce ne parli?
Si, qualche tempo fa ho preso un virus molto comune, ma di cui esistono molte tipologie. Io ho contratto quello più grave: In una visita di controllo di routine, mi hanno diagnosticato l’HPV.
Che sfortuna.
E da lì è cominciata la mia guerra, tutto si è risolto nell’arco di due anni, dopo un calvario di interventi e trattamenti sanitari. Purtroppo queste situazioni nascono, secondo me, per la disinformazione al riguardo. Visto che è un argomento di cui si dovrebbe invece parlare diffusamente, perché se trascurato può portare a problemi veramente grossi. Nel mio caso ho rischiato un tumore all’utero. Inoltre vorrei aggiungere che parlo di questa mia storia perché: Il giorno in cui mi chiamarono per partecipare alla gara “Margarita of the year” era una giornata di gennaio (mese della prevenzione del tumore al collo dell’utero) e mio sono sentita in dovere di parlare della mia esperienza che sicuramente a qualcuno è servita e servirà. La storia della prevenzione, il profumo di rose che avevo scelto di usare e da qui il nome “Rosalia”. Insomma si è legato tutto abbastanza spontaneamente.
Hai rischiato una tragedia, lo dico come donna e essere umano
Si. Fortunatamente tutto si è risolto nel modo migliore per me, perché me ne sono accorta prima che degenerasse del tutto. E sono riuscita a guarire.
Menomale, ma del resto sei fiera e combattiva come ogni vera siciliana. So anche che far cocktail non è la tua unica passione, ho visto i tuoi video su Youtube. Vuoi parlarci anche di loro? Siamo curiosi.
Allora: quando creo dei drink ad hoc, magari per delle commissioni di locali o per qualche brand e per dimostrare la genuinità dei prodotti. È una cosa che mi piace, inoltre le immagini funzionano tanto e soprattutto i video, sono immediati ed efficaci quando vuoi trasmettere un messaggio. Quindi chiaramente è un’attività che ho iniziato a fare negli ultimi anni e che sicuramente continuerò a fare in futuro.
Hai altre sfide a cui intendi partecipare?
Non mi sono mai presa un periodo di pausa. Ma quando a Palermo era tutto fermo, sono andata a lavorare a Scopello (TP). Una piacevole località marina, dove in estate si può lavorare all’aperto. Ma poi il cuore mi ha richiamata a Palermo e sono tornata nella mia città natale. Così presto andrò a lavorare in un locale a Piazza Bellini, di prossima apertura, vicino via Maqueda, prima era una pizzeria.
Bene. Ma adesso la domanda spinosa. Sicuramente se lo stanno chiedendo molti dei nostri lettori uomini. Ma hai il cuore libero o sei sentimentalmente impegnata?
AHHHH! Sono seriamente impegnata da ben otto anni e stiamo giusto pensando al matrimonio, ho pure due cani che sono la mia famiglia.
Con questa risposta hai mandato in frantumi i cuori e le speranze di molti che comunque dovranno mettersi il cuore in pace.
Ahhhhhhhh. Già.
Grazie mille per il tempo che hai voluto dedicarci, non mi rimane che salutarti, sperando di aver ancora come nostra ospite.
Grazie a te.
MARIA LUPICA