La Giunta Comunale di Napoli su proposta dell’Assessore al Lavoro ha adottato un programma di interventi finalizzato ad aumentare la consapevolezza riguardante i rischi connessi al gioco.
Il gioco d’azzardo è la terza industria italiana, con il 3% del Pil nazionale,5000 aziende,120.000 addetti,400.000 slot machine, 6181 punti gioco autorizzati, oltre il 15% del mercato europeo e oltre il 4,4% del mercato mondiale, il 23% del mercato mondiale del gioco on line. Sono 15 milioni i giocatori abituali, 2 milioni quelli a rischio patologico, circa 800.000 i giocatori già malati. Sono necessari 5-6 miliardi l’anno per curare i dipendenti del gioco, mentre le tasse incassate dallo Stato sono 8 miliardi.
Le persone più interessate al gioco sono le fasce più deboli e fragili della società.
Gli adolescenti sono più a rischio indipendenza:circa circa il 4%-8% ha un problema di gioco e il 10-14% è a rischio di diventare giocatore patologico.
Giocano pure i bambini: l’8% dei bambini tra sette e gli undici anni gioca a soldi online.
Una nuova ondata di 250mila slot machine sta per invadere il nostro Paese portando con sé il suo carico di illusioni, inganni e tranelli. Apparecchi ancora più letali, rispetto a quelli attualmente in circolazione, poiché sarà possibile giocare anche con banconote,bancomat e carte di credito.
Una recente stima del Cnr di Pisa parla di tre milioni di italiani a rischio ludopatia, con un giocatore su due del profilo “patologico”.
Il Cnr,nel proporre la fotografia sociale di una realtà demografica sempre più inquietante,specifica anche che nei tre milioni di soggetti a rischio denunciati dall’indagine,sono compresi pure cinquecentomila teen-ager.
L’attività del Comune di Napoli
- delibera di giunta (2013) che interviene per una prima regolamentazione
- stanziamento,nel bilancio 2014, di “sgravi”per i locali slot-free;
- adesione al manifesto dei Sindaci per riconoscere più poteri ai Comuni in materia di tutela della salute
- regolamento approvato dal Consiglio comunale (dicembre 2015).
Un medico dell’Asl di Napoli in riferimento alla patalogia “Il numero ancora limitato di giocatori che si rivolgono ai servizi è paragonabile al fenomeno iniziale della diffusione delle droghe tra la popolazione italiana:all’inizio i consumatori di droghe non si presentavano ai servizi se non quando “avevano toccato il fondo”.Questo ha favorito la diffusione della dipendenza e dei rischi collegati. Oggi il gioco d’azzardo presenta gli stessi rischi:i giocatori si presentano ai servizi solo quando hanno perso tutto e vivono sofferenze psicologiche gravi,sia per i pregiudizi verso i servizi sia per la tipica sottovalutazione delle problematiche di perdita del controllo che vivono”.
Assessore vuole illustrarci la proposta approvata dal Consiglio Comunale riguardante i rischi connessi al gioco di azzardo?
Stiamo parlando di un regolamento e di iniziativa consiliare,quindi elaborato e proposto dal Comune (anche dal Consiglio Comunale precedente)approvato il 29/12 all’unanimità. Quel regolamento è simile ai regolamenti approvati da tanti altri consigli comunali che si trovano a fare i conti da un lato da un fenomeno devastante, quale il gioco d’azzardo patologico riconosciuto come una vera e propria malattia di livelli essenziali di assistenza, redatti dal Ministero della salute e dall’altro lato con il silenzio imbarazzante del governo, incapace fino ad ora di fare una proposta sull’intero territorio nazionale. Quel regolamento approvato ha definito un tavolo di lavoro tra tutti i soggetti impegnati, ricordo che il Sindaco De Magistris ha firmato il manifesto della lega per le autonomie e abbiamo rapporti con l’Associazione Mettiamoci in gioco.
La ludopatia registra cifre e una diffusione crescente. In Campania e a Napoli, i dati per l’infanzia 2013 il 57% degli adolescenti giocava abitualmente.
A fronte di ciò è necessario un intervento che regolamenti gli orari di funzionamento e l’offerta di gioco, e prevenire delle distanze di sicurezza da luoghi cosiddetti sensibili, la chiesa la scuola, lo sportello bancario, i luoghi di aggregazione. Il benessere dei cittadini ha spinto il consiglio comunale e scelto la giusta opera.
Le sale gioco presenti nel territorio comunale non potranno rimanere aperte oltre le seguenti fasce orarie: dalle ore 9:00 alle ore 12:00 e dalle ore 18:00 alle ore 23:00, festivi compresi, tale provvedimento ridurrà la dipendenza dal gioco?
Stiamo parlando di processi che hanno a che fare con le persone, quindi muovo nel rispondere alla sua domanda con assoluta cautela.
Noi abbiamo avviato a mio avviso un processo virtuoso, ma assieme ad altri comuni siamo quegli apripista che sperano ben presto il governo italiano intervenga. Sono ben consapevole che nel comune a fianco nel territorio napoletano prosperano le case da gioco.
Questo non mi porta a dire allora è inutile il regolamento del consiglio comunale.Il regolamento approvato apre un’ulteriore contraddizione che deve essere sanata da una legge nazionale ed evitare che negli orari più a rischio si possa giocare, io credo che non si risolverà il problema perché sarei incauto e non corrispondente alla realtà,ma diciamo così noi non ci voltiamo dall’altra parte ed aiutiamo coloro che in questa fase soffre, con diversi problemi familiari e di usura e/o questioni non particolarmente edificanti per uno sviluppo di una persona.
Con accesso completamento gratuito, dal 6 al 11 settembre dalle ore 18:00 alle 24:00, la sesta edizione 2016, di Pizza Village a via Caracciolo . Un villaggio in cui musica, cabaret, animazione, laboratori, performance sportive e spettacolari, campionato mondiale del pizzaiuolo focalizzano l’attenzione sulla vera ed unica protagonista: la pizza.
Mi consenta di dire che innanzitutto noi stiamo riempendo la città di gravi eventi eno-gastronomici e di qualità.
Ricordo che quando si è insediata questa amministrazione,( la mia delega risale al 2012) noi siamo di fronte ad un crescendo di iniziative. Non è un caso che Napoli è una città straordinaria ma questa amministrazione ha sollecitato tante iniziative. Si è messa a disposizione, le ha favorite,le faccio un esempio ..Noi abbiamo iniziative nazionali che scelgono Napoli perché trovano l’amministrazione .napoletana più efficiente di altre amministrazioni.e teoricamente più blasonate. Quindi ciò ci riempie di orgoglio e premiano una linea gestionale amministrativa giusta del Sindaco
Il pizza village si commenta con una affermazione: Alcune compagnie di navigazione inglese hanno chiesto agli organizzatori di conoscere le date per i prossimi anni perché intendono investire in flussi turistici,.noi siamo di fronte ad un’evento, ( 600.000 presenze l’anno scorso) che per la sua importanza e qualità parla al mondo intero.Quest’anno avremo un padiglione intero dedicato alla porcellana,le rdici antiche della pizza quindi si mescolano con le radici antiche della porcellana, un connubbio di assoluto rilievo.
Quindi un grande evento che fa da regina a tanti altri eventi, ricordiamo in apertura il record di pizza 1888 mt di pizza napoletana margherita, un lungo serpente .bianco e rosso che è stato riportato a Napoli grazie a centinaia di pizzaioli.