“Legalità e sviluppo non sono concetti antitetici. Abbiamo cominciato un percorso in questa direzione. Lo Stato dai tempi di Falcone e Borsellino ha fatto enormi passi avanti su questo terreno, anche se negli ultimi anni stiamo tornando indietro”. Lo ha detto l’amministratore unico di Sicilia E-Servizi ed ex pm antimafia Antonio Ingroia durante il seminario “Impresa e Società tra sicurezza, legalità e sviluppo” che si è tenuto oggi a Roma. “Questo percorso – ha proseguito Ingroia – ci ha portati in mezzo a un guado. Siamo riusciti a percorrere un primo tratto di fiume rendendo credibile almeno sul versante istituzionale la parola legalità. Riusciremo ad attraversare completamente il fiume, però, solo quando ci renderemo conto che stare dalla parte della legalità sarà conveniente e non solo giusto. Mafia, economia e crimine sono diventati componente del sistema e nell’economia italiana, europea e internazionale, dunque globalizzata, diventerà tra breve una componente ineliminabile al punto che i potenti del mondo si faranno due conti e non vorranno più cacciarli. Tra poco dunque il mondo globalizzato avrà una convenienza economica, prima ancora che sociale e culturale, nel conservare al suo interno questa componente. Ed il processo di integrazione fra economia criminale ed economia legale – ha concluso Ingroia – diventerà definitivamente irreversibile”.