«Intelligente, veloce, confortevole, orientato a risolvere i problemi: in una sola parola “smart”, termine inglese attualmente molto in voga nel linguaggio mediatico, scientifico, e non solo; basti pensare allo smartphone o alle smart city. Con l’espressione “smart systems” si definisce invece il campo della domotica, della building e home automation, tema a cui l’Ordine degli Ingegneri della provincia di Catania ha dedicato un seminario, approfondendo in particolar modo gli aspetti dell’efficienza energetica e del comfort nei locali pubblici e privati.
«La formazione professionale obbligatoria ci ha consentito di ampliare maggiormente l’offerta didattica anche ai colleghi del terzo settore, quello dell’ingegneria dell’informazione – ha affermato il segretario dell’Ordine Mauro Scaccianoce, che ha portato i saluti del presidente Santi Maria Cascone – grazie all’attività della Commissione Telecomunicazioni, Elettronica, Informatica e Automazione, coordinata da Fabio Filippino e a cui partecipano numerosi iscritti, il Consiglio ha intercettato più concretamente le istanze formative dei colleghi specializzati in quest’ambito».
Nel merito della tematica, il presidente della Fondazione dell’Ordine Aldo Abate ha sottolineato come la domotica sia «tra i punti cardine verso cui si orienta sempre più il mondo delle costruzioni, perché si basa sui principi del rispetto per l’ambiente e del risparmio energetico. Le nuove tecnologie, con costi sostenibili, consentono di trasformare un impianto tradizionale in uno domotico senza stravolgere la struttura delle case e degli edifici, e la distribuzione delle loro tubazioni interne». I casi studio presi in considerazione durante il seminario hanno dimostrato come sia possibile automatizzare la propria abitazione da diversi punti di vista: illuminazione, termoregolazione, antintrusione, allarme per gas, acqua e incendio.
Alcuni esempi pratici di efficientamento energetico degli edifici pubblici sono stati realizzati nell’ambito degli studi dell’Università di Catania. A parlarne è stato il docente universitario Salvatore Pagano, relatore insieme al collega Riccardo Caponetto e al libero professionista Fulvio Livio Pappalardo. Ha moderato l’incontro il consigliere dell’Ordine Fabio Filippino.