Le immagini della devastazione sono impressionanti: armadietti e scrivanie rovesciati e trascinati per il corridoio del reparto, porte distrutte a calci, vetri infranti. Ma il video e le foto realizzate dai pazienti dell’Ospedale di Boscotrecase non sono riusciti a cogliere gli spintoni, gli schiaffi a due medici e un infermiere della medicina d’urgenza.

La furia nella struttura sanitaria della provincia di Napoli viene scatenata dai familiari e dagli amici di una donna di 52 anni, morta dopo 4 giorni di ricovero. Ancora scosso il direttore sanitario Ferdinando Siani che spiega il problema clinico della signora, arrivata sabato pomeriggio per una valutazione su una sospetta emopatia. La donna è morta per un arresto cardiaco. I tentativi di rianimarla da parte dei medici non sono stati sufficienti.

In pochi minuti arrivano in corsia più di 80 persone. Minacce e insulti. Poi tre figli della donna, due con precedenti per droga, e il marito, evaso dagli arresti domiciliari, passano alle vie di fatto picchiando il personale sanitario, distruggendo tutto quello che capita a tiro.

Scene da far west: oltre alla vigilanza privata c’è bisogno dell’intervento di 20 Carabinieri per riportare la calma. I denunciati hanno poi, a loro volta, presentato un esposto: la morte secondo loro sarebbe dovuta allo scarso impegno dei medici. Indaga la procura di Torre Annunziata che ha disposto l’autopsia sul corpo della donna e il sequestro della cartella clinica.